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MotoGP, Bagnaia 2016 vs Bagnaia 2018: evoluzione dello stile

Il campione del mondo Moto2 aveva già provato la Ducati MotoGP a Valencia nel test premio a fine 2016. Ecco come è cambiato il suo stile di guida in due anni

MotoGP: Bagnaia 2016 vs Bagnaia 2018: evoluzione dello stile

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Nella due giorni di test di Valencia, Pecco Bagnaia ha stretto amicizia con la Ducati GP18 del Team Pramac. Il pilota torinese, fresco del titolo conquistato in Moto2, non ha avuto particolari problemi ad adattarsi alla guida del prototipo di Borgo Panigale, mostrando velocità e costanza degne di un pilota ben più esperto della classe regina.

Per Bagnaia, quello di Valencia non è stato il primo test in sella alla Ducati, avendo già fatto alcuni giri in sella alla moto dell'allora Team Aspar nel 2016, sempre sullo stesso tracciato. In quella stagione, pecco correva per lo stesso team in Moto3, in sella alla Mahindra. Una scommessa vinta con il Team manager Gino Borsoi, gli spalancò l'opportunità di sperimentare sulla propria pelle la brutale potenza delle MotoGP moderne.

Non si trattò ovviamente di un test completo, teso a comprendere al massimo le potenzialità del pilota in sella a queste moto. Bensì di un vero e proprio premio, un giro di giostra sulla più costosa e difficile delle attrazioni. Anche in quella circostanza, Bagnaia dimostrò la propria maturità, portando a termine i giri senza esagerare, ma semplicemente godendosi al massimo l'esperienza.

Il suo approccio concreto non lasciò indifferenti neanche i manager di Ducati, come lo stesso Paolo Ciabatti ci ha confermato nel test di Misano. Non furono tanto i tempi a colpire, quanto la serietà a le maturità di un pilota che oltre ad un innato talento, mostrò dal primo momento un approcciò corretto ad una moto che necessita di essere presa esclusivamente dando del "lei".

Due anni dopo e con otto vittorie in Moto2, e ovviamente il titolo in tasca, Pecco si è nuovamente confrontato con la Ducati. Certo una moto diversa rispetto alla GP14 provata nel 2016. In termini tecnici, tra la GP18 di Pramac e la moto di quel test è passata un'era geologica. Eppure una comparazione è possibile farla, perché osservando due foto scattate nello stesso punto del tracciato di Valencia ecco che emerge tutta la differenza di stile tra il Pecco edizione 2016 e quello edizione 2018.

Come si vede perfettamente dalla comparazione delle immagini, la posizione in sella è drasticamente cambiata. La testa è molto più vicina all'asfalto, come anche il gomito e tutto il corpo. Anche solo osservando questa immagine è palese la maggior fiducia del pilota, che riesce senza dubbio ad essere molto più aggressivo in sella alla GP18.

PECCO BAGNAIA NEL TEST 2018 E IN QUELLO DEL 2016

I due anni passati in sella alla Moto2 hanno probabilmente modificato moltissimo lo stile di Bagnaia, e il primo test in sella alla Ducati del team Pramac ci ha permesso di apprezzare quanto grande sia stato il cambiamento. Ovviamente siamo consapevoli che nel suo assaggio di MotoGP del 2016 Pecco non aveva assolutamente spinto al massimo, ma è in ogni caso interessante sottolineare quanto sia grande il passo in avanti compiuto dal pilota tra quel test e la prima sessione di prove in vista del 2019.

Di certo una grande influenza ha avuto anche tutto il lavoro svolto con l'Academy VR46 in questi anni, permettendo a Bagnaia di confrontarsi quotidianamente con Valentino Rossi e Franco Morbidelli, due piloti che hanno una discreta esperienza di guida in MotoGP. Forse Pecco ha carpito anche da loro i segreti che l'hanno portato a modificare così tanto il proprio stile in sella.

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