Tu sei qui

MotoGP, Rossi: "Questa stagione una prova difficile da superare"

"A questo punto della mia carriera è stata dura. Ho fiducia in Yamaha, ma il lavoro nell'inverno sarà fondamentale per noi"

MotoGP: Rossi: "Questa stagione una prova difficile da superare"

Share


A Valencia è il momento di fare i conti, di capire se il bilancio (sportivo) della stagione sia in positivo e in negativo. A Valentino non serve però la matematica per capire che il 2018 è stato un anno in cui le delusioni hanno superato le soddisfazioni, anche se da un punto di vista personale la promozione se l’è meritata, “mi do un 7 come voto finale”.

C’è chi è più di manica larga e dice di avere visto il miglior Rossi di sempre…
Questo non lo so, ma sicuramente mi sono impegnato al massimo e ho guidato bene. Però, alla fine, quello che conta sono i risultati”.

Da quel punto di vista il banco piange…
Tecnicamente abbiamo sofferto, sotto questo punto di vista quest’anno lo considero molto simile al 2017, anche se nella prima parte della scorsa stagione eravamo stati più competitivi. In molte gare stiamo stati in difficoltà e non è stato semplice restare concentrati. Quando lotti per il podio o per vincere certamente è tutto più divertente”.

Come sei riuscito a reagire?
È stata dura, soprattutto a questo punto della mia carriera, ma forse è stata solo l’ennesima prova per me (ride)”.

Ora è tempo di pensare al 2019…
Dal GP della Thailandia siamo migliorati, Maverick ha vinto a Phillip Island e io sono stato competitivo a Sepang, ma rimane ancora tanto lavoro da fare nell’inverno. Penso che i prossimi 2 o 3 mesi saranno molto importanti per capire quanto potremo essere competitivi nella prossima stagione.

Hai fiducia in Yamaha?
“Storicamente hanno sempre fatto moto vincenti, quindi io ci credo. Bisogna solo lavorare bene e in modo intelligente, ma negli ultimi tempi ho visto i giapponesi più motivati, più sul pezzo, come si dice”.

Quindi vedremo grandi cambiamenti nei test di Valencia e Jerez questo mese?
Qualcosa di nuovo lo avremo e riguarderà soprattutto il motore, è un bene chiarirsi le idee il prima possibile su questo punto. Però non avremo più di tanto, per le cose più grosse bisognerà aspettare i test di febbraio in Malesia. Va bene così, l’importante è che le novità funzionino”.

Intanto c’è il 3° posto in campionato a cui pensare, sei in lotta con Vinales…
Non è certo come giocarsi il titolo, ma dà comunque delle motivazione. Sarà anche importante scoprire se quello che abbiamo trovato in Malesia funzionerà anche a Valencia. Comunque, riuscire ad arrivare nei primi 3 in una stagione così difficile sarebbe un risultato positivo”.

Pedrosa domenica correrà la sua ultima gara, ti fa sentire più vecchio?
“Mi sentivo già vecchio anche senza il ritiro di Dani (ride). Mi ricordo quando arrivò in MotoGP nel 2006, eravamo tutti spaventati perché in 250 aveva vinto due titoli e salì sul podio già alla prima gara. Ricordo tante battaglie con lui, si sarebbe meritato di vincere il Mondiale anche in MotoGP. Mancherà a tutti.

Articoli che potrebbero interessarti