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MotoGP, A Valencia mani sui freni per un terzo del giro

Secondo i tecnici Brembo, il tracciato del Ricardo Tormo è quello meno esigente tra tutti quelli spagnoli presenti nel calendario

MotoGP: A Valencia mani sui freni per un terzo del giro

Come da tradizione è la pista di Valencia a far calare il sipario sul Motomondiale. Inaugurata il 19 settembre 1999, si distingue per la lunghezza contenuta in soli 4,005 km (solo il Sachsenring è più corto) grazie alla quale i 65 mila spettatori sulle tribune possono tenere d’occhio tutto il tracciato. Le moto circolano in senso antiorario e devono affrontare molte più curve a sinistra (9) che a destra (5).

Fatta eccezione per il lungo rettilineo di arrivo, la pista è caratterizzata da curve strette e tecniche, nelle quali si usano spesso le marce basse. Non a caso la velocità media sul giro è la più bassa del campionato: i 161,2 km/h del record sul giro impallidiscono di fronte ai 186,9 km/h raggiunti al Red Bull Ring.

Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2018, il Circuit Ricardo Tormo si è meritato un indice di difficoltà di 3, il più basso delle quattro piste spagnole del Mondiale.

L’impegno dei freni durante il GP

Ogni giro i piloti della MotoGP ricorrono ai freni 9 volte, in maniera piuttosto equilibrata tra i due lati: 5 sono infatti le frenate necessarie ad impostare le curve a sinistra e 4 quelle che servono per le curve a destra. Durante un intero giro i piloti utilizzano i freni per 27 secondi, equivalenti al 30 per cento del tempo necessario a completare una tornata.

La decelerazione media sul giro è di 1,14 g, la più alta dei quattro circuiti iberici usati dalla MotoGP. E senza la sezione composta dalle curve 4 (0,9 g) e 5 (0,7 g) il valore sarebbe stato sicuramente più alto. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi si superano i 1.410 kg: sono infatti ben 7 le curve in cui il carico raggiunge almeno i 5 kg.  

Le frenate più impegnative

Delle 9 frenate del circuito solo una è considerata altamente impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e 3 sono light.

La curva più dura è la prima, intitolata a Jorge “Aspar” Martinez, vincitore di 4 Mondiali: le MotoGP vi arrivano a 323 km/h e frenano per 4 secondi durante i quali percorrono 243 metri per entrare in curva a 136 km/h. In questa occasione i piloti esercitano un carico di 6,1 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g.

La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 12,4 bar alla curva 12, ribattezzata “Champi Herreros”, campione del mondo della classe 80 nel 1989. Qui Le MotoGP perdono 95 km/h, passando da 219 km/h a 124 km/h in appena 2,3 secondi e 109 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 7,2 kg.

Più lunga ma meno intensa è la frenata alla seconda curva, intitolata a Mick Doohan: 157 metri e 4 secondi di frenata, con decelerazione di 1,3 g e carico sulla leva di 6,1 kg. È una delle 5 curve della pista da percorrere a meno di 100 km/h. Fra queste figura anche la curva 8 con i suoi 179 metri e 4,2 secondi di frenata.

Prestazioni Brembo

Le moto con freni Brembo hanno vinto tutte e 19 le edizioni del GP della Comunità Valenciana della classe regina finora disputate. Il primo ad imporsi fu Regis Laconi con la Yamaha nel 1999.

Nelle ultime 6 edizioni hanno sempre vinto i piloti spagnoli e in 3 di queste occasioni ha trionfato Jorge Lorenzo che vinse qui anche nel 2010. Valentino Rossi invece non vince su questa pista dal lontano 2004.

 


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