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MotoGP, Lorenzo: “In Honda imparerò da Marquez, ma anche lui da me”

“Vincere in Qatar nel 2019? Più probabile che faccia fatica. Ma anche di Lawson si disse, ma poi lui con Honda conquistò il mondiale"

MotoGP: Lorenzo: “In Honda imparerò da Marquez, ma anche lui da me”

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Una volta terminato il fine settimana di Sepang, ha preso il primo volo per raggiungere l’Italia, dove è stato ospite nelle giornate di martedì e mercoledì al Salone di EICMA a Rho Fiera Milano. Dopo aver ammirato da vicino le ultime novità della Casa di Borgo Panigale e in serata la sfida tra il suo Barcellona contro l’Inter allo stadio San Siro, Jorge Lorenzo ha fatto visita allo stand Shark, che dal 2016 cura i caschi del maiorchino.

L’appuntamento presso l’esposizione della Casa francese è stata l’ultima tappa per lo spagnolo prima di rientrare a casa. Intanto la mente dello spagnolo è già concentrata sul round conclusivo del Motomondiale, dove non manca l’attesa per capire il suo stato di forma.

 “A Valencia ci sarò, perché le mie condizioni saranno sufficienti per disputare il Gran Premio – ha sottolineato il maiorchino - il fatto è che non so a quale livello, immagino l’80 o il 90 %. Purtroppo sono stato sfortunato a lesionarmi nel peggior momento della stagione, quando tutte le gare erano ravvicinate. Come se non bastasse, c’è stata pure la rottura del legamento a complicare le cose. Questo è un problema importante, perché accuso molto in termini di forza sul manubrio”.

Eppure, durante il trittico, hai provato in tutti i modi a stringere i denti per correre.

“A Motegi era impossibile – ha ricordato - forse in Malesia avrei potuto correre, ma mi sarei ritrovato a lottare per le ultimi posizioni. Tra dieci giorni sarò in pista a Valencia, non credo che riuscirò a lottare per una vittoria, tantomeno per un podio, ma per conquistare un risultato positivo”.

A Valencia concluderai l’avventura con la Ducati per ripartire dalla Honda. Sei più emozionato questa volta oppure due anni fa, quando iniziò il cammino con la Rossa?

“Quando sono arrivato in Ducati, la moto stava iniziando ad andare forte, ma il progetto era ancora all’inizio, dato che la squadra aveva vinto due gare. In Honda mi ritrovo invece con l’attuale campione del mondo. Ho tanto curiosità per questa avventura, ma la mia mente è focalizzata esclusivamente sull’ultima gara che disputerò con la GP18, dove voglio chiudere nel modo migliore”.

In Honda troverai  un campione come Marc Marquez. Il fatto di essere stato per tanti anni nel box con Valentino Rossi, quanto può essere d’aiuto per la tua prossima esperienza?

“Più di essere nello stesso box, quando sono arrivato in Yamaha con Rossi avevo tanta pressione. Dividere però il box con Valentino la considero una cosa positiva, perché ho avuto modo di imparare molto da lui e credo che sarà lo stesso anche con Marc. Detto ciò, sono convinto che anche Marquez imparerà qualcosa da me, come ad esempio la telemetria e o il mio modo di lavorare, nonostante io non conosca ancora la Honda”.

 I numeri e i risultati dicono che la Honda sembra fatta su misura per Marc Marquez. È davvero così oppure no? 

“Io sono un grande appassionato di motociclismo, negli anni ho visto tanti video e letto molti giornali e riviste. Quando Lawson ha lasciato la Yamaha per la Honda, tutti pensavano che fosse impossibile per lui vincere con una moto così aggressiva. Invece lui è stato in grado di renderla pulita nello stile, vincendo tra l’altro il Campionato”.

Lorenzo tende però a tenere i piedi ben ancorati a terra a riguardo.

“Ovviamente non mi permetterei mai di dire che vincerò il Mondiale con la Honda al primo anno – ha sottolineato - perché riuscirci sarebbe un miracolo. Quello che posso dire è che farò di tutto per essere veloce con la nuova moto, dal momento che un pilota forte va veloce con tutte le moto”.

Un’ultima battuta: a cosa rinunceresti pur di battere Marquez alla prima gara in Qatar?

“A niente. So che sarà quasi impossibile, anche se a volte possono accadere dei miracoli o cose impensabili. Inizierò questa avventura con tanta umiltà e voglia di fare, consapevole che sarà difficile essere forti. Le cosa più probabile è che a Losail farò fatica, non solo per lottare per la vittoria, ma anche per cercare di stare sul podio o rimanere nella top five. Però, come ho detto, ci mettere tutto l’impegno necessario”.

    

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