Proprio come ieri, la notte di Sepang ha portato pioggia e fulmini, allagando la pista malese che, prima dell’inizio della terza sessione di prove libere, presentava ampie parti ancora bagnate.
Poca gommatura sul tracciato e tempi sul giro che non sono stati migliorati rispetto al venerdì: il crono di Atiraphuvapat in 2'22”010 guida il plotone ma è di circa tre secondi più veloce di quello della FP1 ma decisamente più alto della FP2. Considerando questo, Tony Arbolino è il più lesto nella classifica combinata.
Arbolino, tra l’altro, ha dovuto combattere con una febbre da cavallo che non la però limitato; il pilota Honda Snipers è appena dopo quella del team Asia nella sessione e precede la KTM di Marco Bezzecchi, terzo a fine turno. In corsa per il titolo, Marco non ha troppo badato alle mosse di Jorge Martin, solo quindicesimo ed ancora una volta attento a non commettere fatali errori.
Aron Canet è quarto, Andrea Migno quinto, dopo interventi mirati dei meccanici Angel Nieto sulla KTM numero 5 che stamattina trasmetteva maggior feeling al pilota italiano.
Anche Fabio Di Giannantonio è ancora in lizza per l’alloro finale, il romano ha segnato il tempo numero otto, bravo Stefano Nepa, appena dopo il portacolori Gresini.
Lorenzo Dalla Porta è dodicesimo, Arenas - vincitore a Phillip Island - tredicesimo. Tutti i protagonisti hanno montato gomme Dunlop rain, scelta quasi obbligata considerando le condizioni del circuito.
Già citata la prudenza di Martin - leader del Mondiale in una situazione che lo vedrebbe perdere tutto in caso di caduta - i distacchi dalla vetta si alzano di parecchio, la scelta degli pneumatici e degli assetti hanno influito nei risultati finali.
Fortissimo in Australia, meno in Malesia: Darryn Binder con la KTM ufficiale non riesce ad entrare nel gruppo dei migliori, Enea Bastianini è ventiduesimo in un turno che lo ha visto girare poco. Non è la posizione di Philipp Oettl la ventiquattresima ma anche il tedesco ha percorso solo qualche passaggio cronometrato senza spingere.
Non velocissimi Antonelli, Foggia e Vietti: i giovani azzurri coprono le posizioni del fondo della classifica e devono provare a risalirla al più presto.