In Malesia le giornate sono quasi sempre calde e molto umide ma, quando piove, scendono dal cielo vere e proprie secchiate d’acqua.
Il primo turno di prove libere del diciottesimo e penultimo weekend stagionale ha visto in pista i piloti della Moto3 misurarsi su un tracciato in gran parte bagnato dal temporale della notte; il sole del mattino non ha fatto in tempo ad asciugare completamente i 5543 metri e le 15 curve di Sepang, che presentavano, quindi, più di una insidia.
Dopo aver esaminato con calma la situazione nelle battute iniziali ed aver atteso i miglioramenti di un asfalto che conosce come il pavimento di casa, Nakarin Atiratphuvapat (malgrado egli sia thailandese e non malese) centra il primo tempo con la Honda del team Asia che, proprio a Sepang, ha effettuato più di un test, che si è rivelato proficuo.
Il crono del numero 41 è di 2'25”290, arrivato con due gomme Dunlop rain, sfruttate da nessun altro come lui; il secondo tempo di Aron Canet, infatti, è stato ottenuto dal futuro pilota del team di Max Biaggi con due pneumatici slick, scelta preferita da quasi tutti i protagonisti in pista.
Grandi derapate in staccata per Marco Bezzecchi, terzo nella classifica della sessione e desideroso di cancellare i brutti ricordi australiani; l’italiano ha la miglior KTM nella lista ed un gap di 222 millesimi dalla vetta.
Ha resistito in cima sino a pochi secondi dal termine, concludendo quarto: nonostante i dolori fisici Tony Arbolino parte bene in Malesia con la Honda Snipers a quasi tre decimi e mezzo dal miglior crono del turno. Il pilota di casa Adam Norrodin ha concluso con mezzo secondo di ritardo da Atiratphuvapat, facendo valere la propria esperienza in un circuito che lo ha visto nascere agonisticamente.
Sesto Andrea Migno, ottavo Enea Bastianini, undicesimo Lorenzo Dalla Porta. Gli azzurri restano nelle posizioni che contano, con Antonelli quattordicesimo al suo rientro dopo l’infortunio giapponese ed il forfait di Phillip Island.
Non ha voluto rischiare - saggiamente, a parer del team Gresini - Jorge Martin, leader del Mondiale e con la possibilità di centrare il titolo proprio domenica. Lo spagnolo numero 88 ha preferito girare poco, percorrendo qualche passaggio su pista quasi asciutta e finendo al sedicesimo posto nella classifica dei tempi.
Dennis Foggia diciottesimo, la sorpresa Celestino Vietti due posizioni dopo; le KTM Sky VR46 hanno due portacolori che ambiscono alla top ten nel Gran Premio della Malesia.
Anche Di Giannantonio sa di poter fare meglio del suo ventitreesimo tempo, ma Fabio non ha voluto commettere danni in condizioni davvero difficili. A Yurchenko, infatti, è andata male: brutto highside e turno finito prima del previsto per il kazaro del team Snipers.