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MotoGP, Vinales: “Ho chiesto alla Yamaha una M1 che segua le mie sensazioni”

Maverick: “La vittoria in Australia mi ha dato credibilità, con una moto adatta a quelle che sono le mie qualità posso puntare alla vittoria”

MotoGP: Vinales: “Ho chiesto alla Yamaha una M1 che segua le mie sensazioni”

Gran parte dei riflettori a Sepang saranno puntati sulla Yamaha. Maverick Vinales ha infatti i compito di confermare la prestazione di Phillip Island, evitando che il successo in Australia sia stato soltanto un episodio.

Lo spagnolo arriva in Malesia con molta fiducia: “Quella di Phillip Island è stata una vittoria che mi ha dato credibilità e spero di confermare i passi avanti – ha commentato – ho chiesto alla Yamaha di lavorare per darmi una moto che segua quelle che sono le mie sensazioni. Ovviamente la M1 più avanti nel Mondiale è quella di Valentino, forse io e lui abbiamo stili diversi, ma io so che con una moto che rispecchia le mie qualità posso puntare alla vittoria e la prestazione di domenica scorsa ne è la dimostrazione”.  

Dal volto del 25 trapelano sorrisi: “Ci siamo goduti quel successo – ha detto Maverick – ora siamo tutti più rilassati e possiamo provare cose nuove per il futuro. Il taglio di capelli? È stata una scommessa fatta venerdì e alla fine ho dovuto per forza rasarli, dato che ho vinto la gara”. Maverick sbarca quindi a Sepang con molta spensieratezza: Arrivo a Sepang senza farmi troppi interrogativi – ha puntualizzato - il mio obiettivo è quello di rimanere davanti per ottenere tanti punti”. Non manca infine una battuta sulle gomme: “Da metà anno seguo molto quello che fa la Ducati – ha svelato - loro sono quelli che le sfruttano meglio”.  

Tra i piloti più attesi a Sepang c’è senza dubbio l’idolo locale, Hafizh Syahrin: “A Phillip Island non mi aspettavo di partire così forte, dato che lì’ fa sempre freddo – ha detto –  nelle FP3 sono stato 10 km/h più veloce, ma purtroppo sono finito a terra, infortunandomi alla mano. Devo comunque dire che dopo Aragon questa è la mia pista preferita. Non manca poi una battuta sulla bagarre riguardante il titolo di rookie of the year, dove comanda Morbidelli: “Sfiderò me stesso, cercando di migliorarmi – ha concluso - dopo l’ultima tappa europea siamo riusciti a migliorare, avvicinandoci a Franco”.


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