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Moto e scooter fermi in box? La Rca si paga comunque

Una direttiva europea abolisce la sospensione della polizza "stagionale"

Moto - News: Moto e scooter fermi in box? La Rca si paga comunque

Anche i veicoli fermi in garage o in area privata dovranno avere la copertura assicurativa. Lo prevede la proposta di direttiva 2018/0168 (COD) della Commissione europea.


Oggi com’è la legge


Attualmente, se uso uno scooter, una moto, o un’auto per circolare, e se viaggio anche solo un minuto in un anno, ho il dovere di comprare la Rca. E le compagnie sono obbligate a rilasciare preventivi.


Come potrebbe essere la legge


Domani, i veicoli fermi in box, in garage o in area privata dovranno avere la copertura assicurativa. Quindi, scooter, moto, auto che non circolano e che oggi possono non avere la Rca, dovranno pagare la polizza. Sempre e comunque. Se oggi pago 1.000 euro l’anno di Rca per la moto che circola, e pago 500 euro per 6 mesi, mentre gli altri 500 euro non li spendo perché lascio la moto in box sospendendo la Rca; domani dovrà pagare 1.000 euro sempre e comunque per tutti i 12 mesi di annualità assicurativa.


Obiettivo sicurezza


Le modifiche proposte sono volte a ridurre la circolazione di veicoli non assicurati, abbassando potenzialmente i premi assicurativi per autoveicoli, nonché a migliorare il livello di protezione delle vittime di incidenti stradali, andando potenzialmente a beneficio di tutti i cittadini dell’UE. Quindi, se tutti pagano, anche chi ha la moto sempre in box, chi invece circola paga una Rca meno salata: i costi si spalmano su tutti i proprietari dei veicoli. Inoltre, ridurre il rischio di circolazione di veicoli non assicurati attraverso controlli non intrusivi potrebbe far diminuire le richieste di risarcimento verso gli organismi di indennizzo e i contributi per gli assicuratori.


Meno costi a carico dello Stato


La proposta potrebbe avere un impatto sui bilanci nazionali degli Stati membri che decidessero di optare per i controlli dell’assicurazione non intrusivi alle frontiere dei veicoli che stazionano abitualmente in un altro Stato membro, i quali richiederebbero l’uso delle tecnologie di riconoscimento delle targhe e lo scambio di informazioni con altri Stati membri sullo stato assicurativo dei veicoli.


Bici elettriche? Decide il singolo Paese


Anche le biciclette elettriche potranno essere soggette all'obbligo di copertura assicurativa Rca. Durante la consultazione pubblica, numerose associazioni che rappresentano l’industria delle biciclette elettriche hanno richiesto l’esclusione di tali veicoli dalla direttiva stessa, sostenendo che imporre un’assicurazione per la responsabilità civile potrebbe minare l’utilizzo delle biciclette elettriche. Ciò non è considerato necessario alla luce del potere degli Stati membri di esentare le biciclette elettriche o qualunque altro nuovo veicolo elettrico a motore. In tal caso, i fondi nazionali di garanzia si farebbero carico dei costi del rimborso delle vittime di incidenti causati da tali nuovi tipi di veicoli. Tale alternativa fornisce il massimo livello di protezione delle vittime, senza la necessità di ulteriori interventi da parte dell’UE. Insomma, a quanto pare, l’UE determinerà un obbligo generico per le bici elettriche, al quale i singoli Stati potranno sottrarsi.

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