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SBK, Losail: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Cortese iridato al debutto in SS, Ducati in affanno e con Melandri pronto al ritiro. Il meteo al sabato stende un triste velo su un campionato sempre più in crisi

SBK: Losail: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Con il weekend (partito il giovedì e concluso sabato) del Qatar và agli archivi la stagione 2018 delle derivate di serie. Una stagione che segna il passaggio di Jonathan Rea da campione a vera leggenda della SBK, e con la probabile nascita di una nuova stella. Il transfugo dai GP Sandro Cortese porta a casa il sogno iridato al suo debutto in SS dopo un appassionante duello con Jules Cluzel fino a poche tornate dalla fine. Un weekend caratterizzato da un meteo che al sabato ha deciso di diventare lui il protagonista rendendo arduo il compito della Direzione Gara con la corsa al titolo della SS e facendo saltare i giochi (già però decisi) in SBK. Il 2018 forse è destinato ad entrare negli annali come un anno "0" per la SBK, con piloti appiedati e case che lasciano. Le incognite per il 2019 sono tante e non è detto che si risolvano in modo positivo per un campionato che, allo stato attuale, appare sempre più come uno sbiadito ricordo del tempo che fu.

Il BELLO – Il volto sorridente di Sandro Cortese a fine gara la dice tutta. "Sandrissimo" nell'anno del debutto in SS600 piazza la zampata mondiale. L'ex campione del mondo di Moto 3 mette il sigillo ad una stagione che lo ha visto primeggiare a Donington e Aragòn e salire altre 6 volte sul podio. Vittoria meritata contro avversari tosti come Cluzel, che commette due errori (ininfluenti a conti fatti per le sorti del campionato) nell'appuntamento decisivo, ed il francese Mahias vincitore della gara. Onore a pilota del team Kallio Racing, ma anche alla velocissima Yamaha R6.

IL BRUTTO - Melandri, Savadori, Laverty, Fores tutti al momento a piedi per il prossimo anno. Con Melandri che non va per le lunghe e dichiara, in mancanza di valide alternative (resta aperta però l'ipotesi Motoamerica), di chiudere la carriera nel mondiale SBK in Qatar. Piloti bravi tanti, moto poche con Aprilia (salvo novità dell'ultima ora) ed MV Agusta che lasciano. La SBK è ormai l'ombra di se stessa.

Il CATTIVO- Meteo da tregenda al sabato con tempesta di sabbia e bomba d'acqua su Losail. Gare rinviate in un primo momento ed accorciate, ma rivoli d'acqua che scorrono in pista. Quindi la decisione della Direzione Gara di fermare la SBK, su consiglio dei piloti, mentre la SS si immola sull'altare del "titolo da assegnare". Decisione difficile che però fa discutere.

LA DELUSIONE – Prove e gara in salita per il team Ducati Aruba. La Panigale R ha sofferto sull'insidioso asfalto di Losail. Un vero peccato perché ci si aspettava un epilogo migliore per la stagione di Davies e (probabilmente) la carriera di Melandri. Prove poco incoraggianti e gara in salita. Un secondo posto di Davies a 190 punti da Rea in campionato è un po' poco per le ambizioni della squadra Ducati. E' andata così, la prossima stagione arriva la V4 R. Si volta pagina.

LA CONFERMA – Rea è sempre Rea. Non lo fermano neanche le cadute. Veloce nei tre turni di libere nonostante un botto in FP1 ed in scia a Sykes in qualifica. Come Doug Polen nel 1991 Johnny porta casa 17 successi in stagione: un titano!

L'ERRORE – Veloce in prova ed anche in gara, Eugene Laverty manca l'occasione per chiudere in bellezza il suo 2018 e (salvo svolte dell'ultimo minuto) la storia di Aprilia in SBK. Imprendibili le Kawasaki, Eugene aveva il podio nel mirino, ma un errore a poche curve dalla fine ed un Alex Lowes in grande forma hanno negato la gioia. Peccato per lui e per la RSV4 che si conferma ancora come moto velocissima con la top speed a Losail di 317,6 Km/h alla pari con la Panigale R di Melandri

Il SORPASSO – Cattiveria, precisione, in parole povere: classe. Alex Lowes infila Laverty all'ultimo giro con una staccata che è una rasoiata, trovando uno spazio dove di spazio ce ne era poco. Chirurgo!

LA CURIOSITA' – Con il secondo posto di Gara 1 Tom Sykes conquista il sesto podio in Qatar ed eguaglia la seconda cifra di tutti i tempi, raggiungendo Max Biaggi. Non ha vinto a Losail, Tom, ma ha comunque trovato una buona consolazione per congedarsi dal team Kawasaki.

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