Il vincitore di Phillip Island è stato Arenas, ma la gara di Moto3 a Phillip Island è stata ricca di colpi di scena. Il peggiore quando Rodrigo ha cercato una spazio inesistente per passare Bezzecchi ed è caduto buttandolo a terra. Marco, per la seconda volta in 3 gare, ha chiuso il GP a 0 punti non per colpa sua. Martin non è però riuscito a sfruttare perfettamente la battuta a vuoto dell’avversario e non è andato oltre al quinto posto.
Questo significa che ora i punti di vantaggio su Bezzecchi sono 12, ma ne ha persi da Di Giannantonio, sul 2° gradino del podio, che ha accorciato a 20 punti il distacco. Con ancora 2 gare da correre e 50 punti in palio può accadere di tutto. "Non mi aspettavo un risultato del genere, non ero veloce. Ho preso il mio ritmo e la 2ª posizione qui è qualcosa di straordinario" ha detto Fabio.
L’ultima sorpresa è il 3° posto di Celestino Vietti, sul podio alla sua seconda gara nel Mondiale dopo essere stato chiamato in Giappone per sostituire Bulega infortunato.
LA CRONACA - Martin non riesce a sfruttare la pole position ed è Rodrigo a entrare in testa nella prima curva, con Oettl alle sue spalle. In poche curve però Jorge riesce a rimettersi al comando e inizia il forcing per cercare di andare in fuga. Bezzecchi, intanto, è nel centro del gruppo, in 13ª posizione, Arbolino e Foggia sono nei 10.
il gioco delle scie non permette a Martin di scappare ed è Binder a mettersi a tirare un gruppo compatto nelle prime battute, con Arbolino nelle primissime posizioni. Bezzecchi tenta di risalire e rischia grosso toccando Norrodin cercando di sorpassarlo. Intanto, in testa, Martin e Binder si scambiano di posto, con Arbolino al terzo posto, nella sua scia c’è Foggia. Di Giannantonio, anche lui in lotta per il titolo, è fuori dalla zona punti.
Al 4° giro la Direzione Gara penalizza Perez con un ride through per falsa partenza.
Al 5° giro Bezzecchi ha ripreso Martin: sono 9° e 8° e ci sono le prime scintille, mentre è Binder a tentare la fuga in testa inseguirlo da Foggia e Rodrigo, ma anche il suo tentativo non va in porto.
Praticamente ci sono più di 20 piloti a formare un lungo serpentone e a ogni curva cambiano le posizioni.
All’8° giro Bezzecchi completa la sua rimonta: è primo davanti a Foggia, Martin è 9°. Non mancano i sorpasso e i contatti a centro gruppo, con una classifica che si riscrive praticamente a ogni curva. La strategia di Marco è quella di rimanere sempre nelle prime posizioni, Martin, invece, è intorno alla 10ª posizione, vicino a lui Fabio Di Giannantonio.
Il colpo di scena all’11° giro quando Gabriel Rodrigo alla curva 10 tenta un sorpasso impossibile su Bezzecchi: il pilota argentino cade e butta a terra l’incolpevole italiano, che non riesce a ripartire ed è costretto al ritiro. Le brutte notizie non sono finire per gli italiani: il giro dopo, alla curva 2, cade Dalla Porta.
A 10 giri dalla fine, Binder è davanti a Martin, Canet, Arbolino, Foggia, Di Giannnatonio, Arenas, Sasaki, Ramirez e Masia, che chiude i 10.
Nello stesso giro un bruttissimo incidente coinvolge i compagni di squadra Masia e Ramirez alla curva 3, un punto molto veloce, ma i piloti non riportano gravi conseguenze. Jaume cade per un highside e con la sua moto colpisce Marcos.
A 5 giri dalla fine non c’è ancora nulla di deciso e il gruppo che lotta per il podio è ancora composto da 17 piloti, racchiusi in meno di due secondi. Sul traguardo: Foggia, McPhee, Binder, Martin, Arbolino, Sasaki, Di Giannantonio, Canet, Arenas e Suzuki.
Impossibile tenere il conto dei sorpassi nelle successive tornate, con continui cambi di fronte.
A 2 giri dalla fine Arbolino scivola alla curva 4 e coinvolge Foggia, per entrambi la gara è finiti.
All’ultimo giro il gruppo è ancora compatto, con 15 piloti in 3 decimi sul traguardo. Arenas si mette in testa, con Vietti e i due piloti del team Gresini alle spalle. Martin commette un sbavatura alla 10, Arenas resiste in testa e precede sul traguardo Vietti e Di Giannantonio. Martin è 5° dietro a Suzuki, poi Canet, Norrodin, Bastianini, Kornfeil e Sasaki.
LA CLASSIFICA