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Suzuki GSX-R 1000 R Ryuyo: la "Gixxer" nata per correre

Potente, leggera e veloce, la sportiva di Hamamatsu tira fuori ulteriore grinta da sfruttare in pista e che assapori ad ogni manata di gas

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"Cavolo 'sta Suzuki!" Le prime parole che ti vengono in testa appena scendi dalla moto. Già l'essere in pista al Mugello è di per sé gasante come esperienza, se poi ti si para davanti una moto praticamente da corsa, l'adrenalina sale a farti battere forte il cuore.
La "Ryuyo" è la specialissima versione - praticamente una "Stock" - della GSX-R 1000 R che Suzuki Italia ha deciso di allestire -per il momento - in appena 20 esemplari. Carene in carbonio, scarico Yoshimura con centralina e cablaggio dedicato, sospensioni Öhlins e chi più ne ha più ne metta: una vera gioielleria per gli occhi di un appassionato. Il tutto voluto da Federico Macario di Suzuki Italia e curato ed affilato da un preparatore come Luca Burani che ha messo su questo progetto passione e competenza, spalleggiato dalle preziose dritte di "piloti veloci che corrono in categorie nazionali" (non c'è stato verso di poterne sapere i nomi...) che hanno aiutato nell'avere i migliori riferimenti una volta messe le ruote della moto in pista. 

Se siete curiosi di sapere tutto ciò che nasconde la Ryuyo cliccate QUI per conoscerla meglio da ferma.

IN SELLA - La moto è lì, sotto un gazebo mentre vengono date le ultime sgasate per mandare in temperatura il motore e sfilate le termocoporte. Una rapida occhiata dei tecnici e viene tirata giù dai cavalletti. Lo confesso, un po' tremano le gambe: c'è emozione nel guidare un mezzo del genere, ma anche il timore di far qualche casino. L'asfalto al mattino è freddo ed una nebbia subdola crea qualche noia ai primi che entrano in pista. Poi arriva finalmente il momento di salire in sella ed arriva quell'attimo in cui appoggi le mani sul serbatoio, con il meccanico che ti regge le moto dal manubrio, dove la testa si svuota di tutto. Pensi a Lei, afferri il largo manubrio racing e dai un paio di colpi di gas, prima di sentire il "clack" della prima marcia innestata, quasi a volerti presentare, a sciogliere un po' il ghiaccio.

GIXXER DA GARA - Dentro la prima e si parte: primi giri per capirla un po' questa Ryuyo. Ma non ci vuole molto: è una GSX-R. Il lavoro dei tecnici non ha snaturato le caratteristiche già apprezzate sulla versione targata. Cambia la posizione di guida, più caricata sull'anteriore con il sedere più in alto, così come i semimanubri, ora larghi e più aperti, ma senti che è rimasta una "Gixxer". Ti ci senti dentro la moto, non sopra, e il feeling che ti regala la Ryuyo dall'inizio è paragonabile alla sorella "standard". E per una moto da corsa è un risultato notevole.
Primo turno che va via, dove familiarizzo anche con gli pneumatici slick Dunlop KR108 con misura 205/60 al posteriore e la nuovissima 125/80 all'anteriore, la KR109 che prende il posto della precedente "106".

La primissima impressione è di una moto estremamente comunicativa, che ti segue ad ogni comando impartito con scioltezza. Scende rapida in piega e non ha bisogno di grossi sforzi per buttarla dall'altra parte nei cambi di direzione. Merito, oltre che sospensioni da vera SBK, anche di una gomma anteriore che piace davvero in quanto a profilo, neutro nei cambi di direzione e stabile in piega. In generale l'unica pecca che si avverte è un leggero aumento delle vibrazioni, percepibili al manubrio, rispetto alla GSX-R stradale oltre che una altezza delle pedane eccessiva per chi come me è 1,83 (ma abbassarle è un attimo). Inoltre dato il mio peso che supera gli 80 Kg abbiamo preferito abbassarla un pelo davanti per sentire maggiormente l'anteriore quando dai gas ed il peso tira indietro. Perché di cavalli ce ne sono e... cavolo se spinge quel motore quando apri! 

L'erogazione del 4 cilindri Suzuki sembra ancora più corposa ai medi regimi (verso quota 7000 giri), con il tiro che ti facilita la vita quando si decide di fare scorrere la moto in curva, potendo usare anche una marcia più alta.

Il race pack Yoshimura (scarico R-11 SQ Racing, centralina EM-PRO e cablaggio racing) rende libero il 4 cilindri di Hamamatsu che può finalmente gonfiare il petto e lanciare urla di orgoglio. Il rettilineo lo divori in un baleno, con la testa bassa sotto al cupolino "a bolla" e con gli occhi verso un cockpit che sembra arrivare dalla MotoGP; quando esci dalle curve senti l'avantreno cabrare mentre con le gambe lavori per reggere l'impeto dei 212 CV (e 125 Nm di coppia massima) che cantano con toni da soprano quando arrivano al terminale di scarico. Forse all'inizio bisogna prendere la mano con il comando del gas, con un attacco che sulle prime sembra un po' brusco.

I turni passano ed il divertimento aumenta. L'elettronica si rivela ben a punto come per la standard con il traction che può essere comunque regolato a piacimento, non così per le mappe che la centralina "ferma" nella modalità "Sport" escludendo i settaggi adatti all'utilizzo stradale: qui non servono.
I timori reverenziali che avevamo all'inizio sono ormai un ricordo e con la Ryuyo te la spassi in pista. Ed apprezzi ancora di più il lavoro fatto dai tecnici italiani. Da primato la frenata dove è protagonista una splendida pompa radiale Brembo RCS Corsa Corta accoppiata a tubi in treccia e pastiglie Z04... e ti basta un dito per fermare la Ryuyo alla S.Donato. L'unico limite è dato dalla forza che hai nelle braccia. Frenata potente ma ben modulabile.

Un bel gioco però dura poco. Giornata finita e moto che torna ai box. Che aggiungere: ogni motociclista merita queste gioie. Gioie che per adesso saranno riservate a pochi fortunati che potranno mettere sul carrello porta moto la loro Suzuki Ryuyo. Dal 25 ottobre è previsto l'inizio delle vendite ad un prezzo che fino al 31 gennaio sarà di 29.990 euro. Un buon affare crediamo per una moto pronto pista ed il cui valore delle singole parti, abbinato al prezzo della moto supera i 36.000 euro. A proposito: per ogni cliente è previsto anche un set-up dedicato, in base alla corporatura (peso, altezza) del pilota. Segnaliamo inoltre gli intervalli di manutenzione per il motore che mantengono la normale scadenza delle altre "Gixxer".

La Suzuki GSX-R 1000 R "Ryuyo" sarà prenotabile solo online sul minisito dedicato shop.suzuki.it/moto/ryuyo raggiungibile dalla home page del sito ufficiale moto.suzuki.it. La mail di riferimento è: [email protected].

Per il nostro test in pista con la Suzuki Ryuyo abbiamo utilizato: 

AGV CORSA R "BALDA

 

TUTA DAINESE LAGUNA SECA D1



GUANTI DAINESE FULL METAL 6

 

STIVALI DAINESE R AXIAL PRO IN

 

PARASCHIENA DAINESE WAVE 12 D1 AIR

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