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MotoGP, Dovizioso: "I numeri di Marquez fanno paura"

"Io e la Ducati dobbiamo migliorare perché è il più forte per molti aspetti, non si accontenta mai e la sua carriera non ha punti bassi"

MotoGP: Dovizioso: "I numeri di Marquez fanno paura"

Dovizioso ci ha provato, ha dato tutto per cercare almeno di fare perdere il primo match point a Marquez, ma non è bastato. Andrea ha dovuto arrendersi scivolando sull’asfalto di Motegi e Marc ha potuto festeggiare il 7° titolo. Il forlivese non perde neppure un momento per riconoscere la grandezza del suo avversario.

I numeri di Marquez sono pazzeschi, fanno paura - ammette - Inoltre continua a migliore, non si accontenta mai. Non è un pilota che si accontenta di quello che ha appena fatto, ma guarda in avanti. È il motivo per cui ha vinto tanti titoli”.

Sarà il tuo avversario anche per il prossimo anno…
E so che sarà tosto giocarsi il titolo contro di lui, ma allo stesso tempo è anche bello”.

Come ti preparerai?
Marquez non è imbattibile, ma bisognerà studiare e lavorare, come fa lui. Non bisognerà migliorare solo la moto ma anche me stesso. Nelle ultime stagioni ci siamo riusciti, ma non è bastato perché è stato lui a vincere”.

Non sarà imbattibile, ma sembra una fortezza difficilmente espugnabile…
Sono consapevole che sia un pilota con caratteristiche molto particolari, molti campioni hanno avuto alti e bassi nella loro carriera, lui no”.

Marquez ha ammesso di avere imparato da te, tu cosa puoi imparare da lui?
Tante cose, perché è il più forte di tutti sotto molti aspetti. Marc riesce a essere veloce fin dal 1° giro, riesce ad adattarsi velocemente ai cambiamenti delle condizioni, riesce a guidare al limite per tanti giri senza sbagliare. Ci sono piloti con alcune di queste qualità, ma lui le ha tutte insieme”.

Marquez dice che preferisce sfidare Lorenzo sulla Honda, tu preferiresti lottare con Marc sulla Ducati?
È impossibile sapere cosa sia meglio. In questo momento la Honda sempre perfetta per Marquez, ma lui è un pilota che ha saputo adattarsi alle diverse caratteristiche della moto e ai cambi regolamentari diversamente. Sarebbe stupido dire che non andrebbe forte anche con la Ducati, ma non so se sarebbe più veloce.

Ti dispiace non essere riuscito a batterlo oggi?
Non puoi non essere deluso quando ti stai giocando una vittoria e torni a casa con zero punti. Fortunatamente non ero in gioco per il campionato. Inoltre non ero al limite, quando cadi perché l’avversario ti sta tirando il collo, le sensazioni sono molto peggiori”.

Cosa è successo?
Devo rivedere la gara con attenzione, perché quando Marquez mi si è messo davanti guidava in un modo strano, cercava di non farmi passare. Non avrebbe potuto starmi dietro guidando in quel modo. Avevo comunque vari punti in cui potere superarlo, ma dovevo crearmi la situazione. Ho anticipato l’ingresso in curva per stargli più vicino in uscita, ho chiesto troppo alla gomma anteriore e sono andato in terra.

E adesso Rossi è a soli 9 punti da te…
Questo per lui è un anno strano, non essendo competitivo non ha mai rischiato e portare sempre a casa punti ha pagato. Bisogna stare attenti, perché a Phillip Island me lo aspetto forte e per noi sarà un test importantissimo su una pista in cui abbiamo sempre faticato”.

Però vedere, quest’anno, una Yamaha così vicina a una Ducati in classifica sembra assurdo…
Innanzitutto io ho lasciato in giro troppi punti, perché per giocarti il campionato devi sempre puntare al massimo e qualche errore ci sta. Valentino, invece, ha gestito perfettamente la situazione in cui si trovava, ma so che lui è molto arrabbiato per non potere essere competitivo. La nostra situazione è completamente diversa, se il nuovo campionato iniziasse domani io sarei prontissimo a giocarmelo”.

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