Una cosa è certa, la trama del campionato Moto3 2018 è degna del miglior libro giallo di Alfred Hitchcock. Se dopo l’ultima gara infatti le cose sembravano aver preso una direzione ben precisa, ecco il Giappone a sparigliare nuovamente le carte, ed a riaprire totalmente il discorso titolo. Marco Bezzecchi fa esattamente quello che doveva fare ossi vince, ma il colpo di scena è la caduta a sei giri dalla fine di Jorge Martin, che si trova ora con un solo punto di vantaggio in campionato sul ragazzo di Viserba.
Bezzecchi dal canto suo ha cercato sempre di restare in testa per dettare il ritmo, senza scendere praticamente mai oltre la terza piazza momentanea. Sul finale la vittoria sembrava sfumata e la seconda piazza una certezza, ma ecco il colpo di reni in uscita dall’ultima curva, una accelerazione perfetta che gli consentito di vincere una gara fondamentale. “Sono felicissiomo – spiega Bez – perché da metà gara in poi non ero a mio agio, ma ho cercato di restare davanti. Ho spinto sino alla fine, quando Binder mi ha passato sapevo che avrebbe forzato la frenata dell’ultima curva così ho preparato l’attacco sul dritto”.
Chi anche ha sfruttato l’accelerazione fuori dall’ultima curva è stato Lorenzo Dalla Porta, che continua nel suo momento magico centrando un altro podio. “Oggi è stata più o meno come la Thailandia, fare di più era impossibile. Volevo vincere ma sono felice per me e per Marco. Tutti i giri sono stati difficili, in staccati ci sono stati tanti sorpassi ma devo ringraziare il team per la moto che mi ha consegnato”.
Da questa pazza ultima curva è uscito con meno di quanto sperato dunque Darryn Binder, passato in pochi metri da primo a terzo, ma comunque bravo e felice per il primo podio in carriera di categoria. “Non posso lamentarmi della terza posizione. Ho lottato ed all’ultima curva sono arrivato pensando che ce l’avrei fatta, ma poi ho capito che mi avrebbero passato. Questa stagione è stata difficile ed anche il weekend stesso, ma sono felice che i ragazzi mi abbiano dato una moto con cui poter stare davanti”.
Jorge Martin come detto torna da Motegi con un zero pesantissimo, e non è andata meglio al suo compagno di team Fabio Di Giannantonio. Il romano infatti è caduto intorno a metà gara alla curva dodici, con un violento high side che gli ha fatto perdere per un attimo conoscenza, rendendo necessari ulteriori controlli. In ogni caso Diggia resta in lizza per il titolo, con 29 punti (distacco invariato) da recuperare su Martin.
Tornando alla gara ai piedi del podio troviamo un ottimo Dennis Foggia, che fornisce un’altra ottima prova dopo la Thailandia e può festeggiare insieme a Celestino Vietti, che conquista due punti al debutto con il team Sky. Quinta piazza per Mcphee, che precede i due azzurri Arbolino e Bastianini. Soltanto ottavo il poleman Rodrigo, mentre chiudono la top ten Sasaki e Kornfeil.
A punti anche Migno 13° davanti al già citato Vietti Ramus, mentre chiude 20° Nepa. Non ha visto invece la bandiera a scacchi Nicolò Antonelli, caduto in seguito ad un errore alla 11 di Perez ed apparso dolorante.
LA CRONACA
Allo start scatta al meglio Rodrigo che resta primo davanti a Bezzecchi e Mcphee. Quarto Martin davanti a Binder, Foggia e Bastianini. Cade immediatamente Canet. Nel corso del giro Bezzecchi passa in testa davanti a Rodrigo, Mcphee e Martin. I primi quattro stanno cercando la fuga, Di Giannantonio 10°, Arbolino 13° davanti ad Antonelli.
Sul finire del secondo giro cadono Antonelli e Perez. Davanti Binder ha ricucito con i primi quattro, ed anche Bastianini e Dalla Porta si stanno avvicinando
16 giri alla fine. Martin comanda davanti a Bezzecchi e Rodrigo. Quarto Mcphee poi Bastianini, Dalla Porta, Binder, Foggia, Arenas, Di Giannantonio, Arbolino, Masaki e Sasaki. Questo è il gruppo di testa. 14° Migno.
A 15 giri dalla fine cade Di Giannantonio alla 12! Brutto volo per il romano, lanciato dalla sua Honda e oramai fuori dalla lotta per il titolo.
Meno 13 alla fine. Dalla Porta primo davanti a Bezzecchi, poi Martin, Foggia e Rodrigo. Restano della partita tutti i piloti sopra citati, gruppo di 13 piloti in testa.
Dieci giri alla bandiera a scacchi. Bezzecchi comanda su Binder e Martin, Dalla Porta e Mcphee. Sesto Foggia che ha ricucito un piccolo strappo portandosi dietro Arbolino. Più staccati al momento Bastianini, Rodrigo e Sasaki. A terra Masaki e Arenas
Sette giri alla conclusione. Bezzecchi sempre in testa ma Martin è secondo. Terzo Binder poi Dalla Porta, Mcphee, Foggia ed Arbolino. Secondo gruppo con Bastianini, Rodrigo e Sasaki. 14° Migno davanti a Vietti, 21° Nepa. Alla staccata della 11 rischio contatto Bezzecchi e Martin, che compie un miracolo per non cadere!
Colpo di scena!! A sei giri dalla fine Martin cade alla 11!! Ora occasione d’oro per Bezzecchi che è in testa ma deve guardarsi dal resto del gruppo.
Solo tre giri al termine. Bezzecchi primo con qualche metro su Binder, Dalla Porta ed Arbolino. Subito alle sue spalle Mcphee, Foggia, Bastianini, Rodrigo, con Sasaki invece più staccato
Ultimo giro! Bezzecchi è primo ma deve guardarsi da Binder, poi una serie di italiani con Foggia, Dalla Porta, Mcphee ed Arbolino. Passa Binder nella prima parte del circuito, ma Bezzecchi sfrutta la scia sul traguardo e vince!! Secondo Dalla Porta con lo stesso trucco, terzo Binder. Quarto Foggia poi Mcphee, Arbolino, Bastianini, Rodrigo, Sasaki e Kornfeil. 13° Migno, 14° Vietti.