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MV Agusta F4 Claudio: svelata l'essenza di Castiglioni

Sviluppata su base della F4 RC, vanta titanio, carbonio e leghe pregiate in ogni singola piega

Moto - News: MV Agusta F4 Claudio: svelata l'essenza di Castiglioni

Castiglioni ci manca, terribilmente. Come ricordarlo? Così: MV Agusta F4 Claudio, il punto più alto di una storia straordinaria, capace di cambiare radicalmente la concezione stessa di moto sportiva. Frutto dell’estro di Massimo Tamburini e dell’intuizione di Claudio Castiglioni, che ha voluto definirne personalmente ogni dettaglio, la F4 è stata presentata al pubblico nel 1997, divenendo subito “la moto più bella del mondo”. Ora, il tributo a un uomo che ha dedicato la sua vita a questo marchio.

MOTORE - La base tecnica è costituita dalla F4 RC, l’evoluzione estrema e di stretta derivazione racing del progetto F4. Il regime di intervento del limitatore è fissato a 14.200 giri/min, le bielle sono in titanio e l'albero motore è stato specificamente bilanciato e alleggerito. In configurazione pista, si parla di 212 CV all'albero (con lo scarico racing completo a doppia uscita SC-Project in titanio con centralina dedicata), che sono 205 per la standard. Superfluo andare oltre, poiché il mezzo è lo stesso, quindi vediamo cosa c'è di speciale.

Su questa versione le forchette del cambio sono state oggetto di trattamento DLC (Diamond Like Carbon), che ne incrementa la durezza (resistenza all’abrasione e all’usura) e riduce il coefficiente di attrito. La MV Agusta F4 Claudio può contare poi su una ulteriore dotazione: oltre alle pulsantiere racing a destra e a sinistra, è montato il cruscotto AIM con acquisizione dati, GPS integrato e software specifico. Soprattutto in pista permette di monitorare con estrema attendibilità il comportamento dinamico della moto, a vantaggio delle prestazioni e del divertimento nella guida. A livello ci ciclistica, resta la base della F4 RC, ma cambiano i foderi della forcella USD tipo NIX 30, di colore nero. Il peso a secco è di 183 Kg.

ESTETICA - La ricerca sui materiali trova nella F4 Claudio un nuovo punto di riferimento, grazie all’impiego esteso di titanio, fibra di carbonio e leghe leggere, che contribuiscono a contenere il peso e a esaltare l’impatto estetico della moto. L’intera carenatura è realizzata in fibra di carbonio; la trama specificamente disegnata vede l’alternanza di aree con finitura lucida ad altre con finitura opaca. Il design è esaltato da un prezioso filo dorato, costituito da rame rivestito tramite trattamento anodico. Il cupolino, le fiancatine, il puntale e il copricodino monoposto sono frutto dell’accurata lavorazione della fibra di carbonio, al pari dei cerchi BST Rapid Teck, riferimento assoluto nel campo della componentistica racing.

Il titanio è utilizzato per i terminali dell’impianto di scarico SC- Project, forniti a corredo con il kit racing che riporta sui silenziatori il logo Claudio applicato tramite laser; altra particolarità è la lavorazione CNC del fondello posteriore. Spazio al titanio anche per la viteria, mentre le leghe di alluminio lavorate alle macchine utensili a controllo numerico prendono il sopravvento per quanto riguarda componenti funzionali come la piastra superiore di sterzo, ampiamente alleggerita; le pedane pilota regolabili in altezza; il dado della ruota posteriore, montata a sbalzo sullo splendido monobraccio; le leve di freno e frizione, le pulsantiere racing, i tappi dei serbatoi del fluido idraulico destinato all’impianto frenante e alla frizione, e il tappo del carburante. A suggellare l’esclusività della F4 Claudio contribuisce la sella del pilota, che si caratterizza per la lavorazione trapuntata, con il logo Claudio ricamato.

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