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MotoGP, Rossi: "Marquez può battere i miei record ma non mi preoccupo"

Valentino ha risposto alle domande di alcuni tifosi: "Agostini e Hailwood i più grandi. Il mio rimpianto? Il titolo perso nel 2006"

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In occasione dell’apertura di un nuovo negozio Dainese a Londra, alcuni tifosi hanno avuto la possibilità di parlare e fare qualche domanda con Valentino Rossi (potete vedere il video integrale cliccando sull’immagine qui sopra). Fra un’invito per un compleanno e qualche curiosità extra sportiva (“la mia pizza preferita? Funghi e salciccia”), il Dottore ha anche parlato della sua carriera e dei suoi avversari.

Così c’è chi gli ha chiesto se non sia preoccupato che Marquez possa superarlo per numero di vittorie e titoli.

Penso che Marquez potrebbe battere i miei record, ma non bisogna essere preoccupati e pensare alla propria carriera e la mia è stata bella - ha risposto - Ho vinto tanto e potevo vincerne di più, il più grande rimpianto è avere perso il Mondiale nel 2006 a Valencia quando ho sbagliato”.

I tifosi lo chiamano Goat (il più grande di tutti i tempi) ma chi è il più forte pilota di sempre per lui?

Difficile dirlo. Forse, anche per numero di vittorie, Giacomo Agostini a Mike Hailwood, però io sono cresciuto con Rainey, Schwantz e Doohan. Sarebbe bello se fosse possibile correre una gara con i campioni di diversi periodi, mi piacerebbe correre contro i piloti che ho detto prima e aggiungo anche il mio coach Cadalora”.

In attesa che inventino la macchina del tempo, bisogna sistemare la sua M1.

È da abbastanza tempo che siamo nei guai e la differenza da Honda e Ducati è abbastanza grande - ha spiegato Valentino - Penso che dobbiamo lavorare su tutta la moto, ma le aree in cui soffriamo di più sono motore ed elettronica. Sto spingendo tanto per migliorare e già provato un primo prototipo del propulsore per trovare un’erogazione più dolce”.

C’è anche chi è preoccupato che, viste le difficoltà, Rossi possa anticipare il suo addio alla Yamaha.

Ho già firmato un contratto per due stagioni e correrò sicuramente con Yamaha fino al 2020” ha assicurato.

Anche perché la sua voglia di essere in MotoGP non si è per nulla spenta.

È tanto tempo che corro ma mi piace ancora correre in moto e la mia vita perciò voglio continuare finché sono competitivo, perché mi piacciono le sensazioni che provo dopo un podio o una vittoria”.

Il Dottore ha saluta i suoi tifosi con un consiglio per le nuove generazioni di piloti.

L’importante è avere passione, divertirsi quando guidi. È questo il mio consiglio

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