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MotoGP, Condannato per omicidio stradale l'investitore di Nicky Hayden

"Se l'automobilista avesse rispettato il limite dei 50 Km/h l'incidente sarebbe stato interamente evitato". Concorso di colpa e pena sospesa

MotoGP: Condannato per omicidio stradale l'investitore di Nicky Hayden

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E' stato condannato a un anno, con la sospensione della pena, oltre al pagamento delle spese processuali e al ritiro della patente l'automobilista 31enne che il 17 maggio investì e uccise Nicky Hayden, si legge su RiminiToday.

Hayden, che era in sella alla sua bicicletta da corsa, avrebbe ignorato lo stop di via Ca' Fabbri procedendo a una velocità di circa 20 chilometri all'ora. Per il pilota statunitense, quindi, ci sarebbe un concorso di responsabilità nell'incidente.

Il risultato è che l'automobilista, avrebbe il 30% della responsabilità nel sinistro mortale. Secondo il perito del pubblico ministero, inoltre, se l'auto avesse rispettato i limiti di 50 chilometri orari "sia reagendo e frenando, sia continuando a velocità costante, l'incidente sarebbe stato interamente evitato" e Nicky Hayden non avrebbe perso la vita.

Il pubblico ministero nella sua arringa aveva chiesto una condanna a 1 anno e 2 mesi con il riconoscimento di tutte le attenuanti, ha parlato di "due vittime in questo incidente".

Hayden spirò dopo cinque giorni di agonia ma la famiglia con un gesto di generosità donò i suoi organi.

La famiglia di Nicky Hayden in sede civile ha presentato comunque una richiesta di sei milioni di euro per il risarcimento della morte del pilota statunitense.

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