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MotoE, La signora Energica: "rumore e fumo? solo spreco di energia"

A tu per tu con Livia Cevolini, Ceo della Tesla a due ruote italiana: "la gente capirà i vantaggi dell'elettrico, le corse sono il nostro mondo"

MotoE: La signora Energica: "rumore e fumo? solo spreco di energia"

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Nonostante le moto elettriche siano famose per la loro silenziosità, l’ingresso di Energica è destinata a fare rumore. L’azienda italiana, soprannominata la Tesla a due ruote, è pronta ad accettare la sfida, guidata dal suo Ceo Livia Cevolini. Alla presentazione del team Gresini a Trento, sulla maglietta portava la scritta “high voltage”, alto voltaggio, un bel biglietto da visita.

Una moto elettrica in un un mondo che va a benzina e una donna in un ambiente un po’ machista. Non partiamo proprio bene…
Ci sono abituata (ride). Sarà un’occasione per dimostrare che dietro ad alcune leggende non c’è alcun fondo di verità. Se dietro al progetto c’è professionalità, non importa quale tipo di tecnologia si usi o se a capo ci sia una donna piuttosto che un uomo”.

La Coppa del Mondo MotoE è il posto giusto per farlo?
È un’occasione imperdibile. Come azienda siamo una nuova realtà ed importante costruire credibilità. Questo è un Mondiale ‘vero’, organizzato da Dorna, possiamo fare capire quale sia la nostra professionalità”.

Essere catapultati nel mondo delle corse non spaventa?
No, perché è dove abbiamo più esperienza, anche in Formula 1. La produzione di moto di serie è arrivata dopo le gare e volevo da tempo ritornarci, da quando avevamo fatto le prime sperimentazioni”.

I piloti sono famosi per essere eternamente insoddisfatti… è pronta alle loro critiche?
Non mi spaventa, sono pronta a lavorare con loro anche se sono consapevole che la bacchetta magica non esiste. Dorna ci ha già fatto delle richieste importanti che hanno richiesto un grande sviluppo e lavoro sulla moto, fatto questo i prossimi anni serviranno per il lavoro di fino”.

Vedremo gare in cui i piloti dovranno preoccuparsi dell’autonomia?
No, perché faremo debuttare in gara una nuova batteria, meno pesante e più performante. Le gare saranno di circa 10 giri, dipenderà dalla lunghezza del circuito, e i piloti potranno correre dando sempre il massimo. ll punto di forza del motore elettrico è la coppia, faccio un esempio concreto: la nostra moto va da 0 a 100 Km/h in meno di 3 secondi”.

Anche per l’elettrico vale il motto che le corse siano il miglior modo per progredire?
Sono un banco prova perfetto e noi saremo gli unici al mondo ad averlo”.

Però non basta per entrare nel cuore degli appassionati…
Qualche anno fa, quando usavamo ancora in casa i telefoni con la rotella, chi avrebbe detto che avremo speso mille euro per un cellulare? Tra l’altro gli smartphone non vanno nemmeno così bene per telefonare (sorride) però fanno tante altre cose, ci tengono connessi”.

Però una moto non è un telefono…
Ma si deve capire che la moto elettrica è qualcosa di diverso. Quando si potrà usare un veicolo elettrico nello stesso modo di uno a benzina, grazie alle stesse infrastrutture, non si vedranno solo i vantaggi  ma anche questa sua diversità. L’interconnessione è qualcosa di strettamente legato al veicolo elettrico, come i nostri smartphone e tablet che ci piacciono tanto”.

Ai tifosi piace anche il rombo…
Dal punto di vista dell’ingegnere, rumore e puzzo non sono qualcosa di positivo, indicano semplicemente una dispersione di energia.

C’è troppo romanticismo?
In questa visione sì, rumore e calore sono dei semplici effetti collaterali”.

Come si convince l grande pubblico?
Come dicevo prima, facendo capire che sono di fronte a qualcosa di diverso. Chi è più legato alla tradizione farà più fatica, ma provando i veicoli elettrici capiranno i loro vantaggi. Le nuove generazioni sono maggiormente ricettive, peccato che ai giovani interessino poco le moto in generale”.

Un bel problema…
Non vanno in moto perché non gli interessa, sono capaci a spendere mille euro per uno smartphone o un paio di scarpe ma nemmeno un euro per un motorino usato”.

Le corse sono un mezzo per rivolgersi a loro?
Sono poco interessati anche a quel mondo. La soluzione? Capire quello che la gente vuole domani, perché per l’oggi è già troppo tardi. Ci vuole ‘naso’, qualcuno ce l’ha e altri no”.

Basterà per fare passare tutti all’elettrico?
Non è quello l’obiettivo, io penso che le due tipologie di veicoli continueranno a coesistere, si sceglierà il migliore a seconda dell’uso”.

E nelle corse?
Perché l’elettrico soppianti le moto a benzina servono tanti elementi, non è solo una questione di prestazioni o cultura. È una domanda a cui non so rispondere, sicuramente più la gente vedrà veicoli elettrici in strada e più vorrà vederli in pista, è anche una questione di immedesimazione. Ci sarà un momento in cui i due mondi si confronteranno direttamente, ma forse sarà mia figlia a vederlo, non io”.

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