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MotoGP, Marquez: "Guido come Schwantz, ma vorrei essere Rainey"

"Forzo in staccata perché perdo in accelerazione. All'ultima curva non ho pensato al titolo e io e Dovi ci siamo scambiati i ruoli"

MotoGP: Marquez: "Guido come Schwantz, ma vorrei essere Rainey"

Alla quarta volta sono riuscito a prendermi la mia vendetta”, Marquez sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi per festeggiare la vittoria a Buriram. Soprattutto perché il successo è arrivato battendo all’ultima curva una Ducati, quella di Dovizioso. Solitamente, in quella situazione, era lo spagnolo ad avere la peggio, ma oggi è riuscito a ribaltare la situazione.

Io e Andrea oggi ci siamo scambiati i ruoli, io ho fatto Dovizioso e lui Marquez - scherza commentando il botta e risposta in vista del traguardo - In verità avevo pensato a una strategia diversa, volevo spingere a 10 o 8 giri dalla fine. Però Andrea era veloce e io non riuscivo superarlo, avevo surriscaldato la gomma anteriore”.

A quel punto hai iniziato a pensare all’ultima curva?
Quando ho iniziato l’ultimo giro non avevo grande fiducia, perché in quelle occasioni avevo sempre perso contro le Ducati. Avevo già provato a passare Andrea in quel punto e ho capito che se gli fossi arrivato dietro mi avrebbe battuto. Perciò ho cercato di fare quello che non avevo mai fatto: arrivare davanti all’ultima curva”.

Tutto è andato secondo i piani…
Sapevo di potere sorpassare Andrea alla curva 5, ma non avevo provato a farlo prima perché Dovi è molto intelligente e mi avrebbe chiuso la porta. All’ultimo giro ho dimenticato il campionato e ho dato tutto”.

Ormai le vostre sfide stanno diventando un classico, come quelle di Rainey contro Schwantz…
Sono delle belle battaglie perché arriviamo sempre all’ultima curva per deciderle. C’è rispetto fra noi, diversi stile e moto e questo ci dà la possibilità di giocare nei sorpassi. Io assomiglio più a Kevin perchè arrivo sempre in frenata con la moto scomposta, ma vorrei potere guidare come Wayne (ride)”.

Cosa vuoi dire?
Io non vorrei forzare così le staccate, vorrei essere più composto, ma devo farlo perché in questo fine settimana soffrivo nell’uscita dalle curve. Su questa pista perdevo due decimi nel primo settore, dove ci sono due accelerazioni. Non perdevo solo dalle Ducati, ma anche dalle Yamaha. Dobbiamo lavorare su questo aspetto per il prossimo anno, concentrarci sull’elettronica. In questo fine settimana abbiamo avuto problemi, ieri sera la mia squadra ha lavorato fino a tarda sera. Dall’esterno sembra tutto facile, ma lavoriamo tantissimo in verità”.

Vedi Dovizioso come l’avversario principale anche per il prossimo anno?
“Oggi si sarebbe meritato di vincere. Andrea ha fatto un bel campionato e un bel lavoro con Ducati, continuano a migliorare. A inizio campionato ha commesso qualche errore ma è veloce in tutte le piste. Il nostro obiettivo è migliorare la moto per cercare di prendere un vantaggio in gara”.

Intanto a Motegi avrai la prima possibilità di chiudere il campionato…
In questi giorni ho visto la parte giapponese del box molto motivata, volevano avere il primo match point davanti ai grandi capi. Però, per battere Dovizioso a Motegi dovremo migliorare in alcuni punti o sarà impossibile”.


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