Tu sei qui

MotoGP, Marquez 2 la vendetta, brucia Dovizioso in volata a Buriram

A Motegi il 93 ha il primo match ball Mondiale, sul podio del Chang anche la Yamaha di Vinales davanti a quella di Rossi, 9° Petrucci

MotoGP: Marquez 2 la vendetta, brucia Dovizioso in volata a Buriram

Share


Marc Marquez e Andrea Dovizioso, la storia continua… Dopo il testa a testa di due settimane fa ad Aragon, la sfida tra i due si è rinnovata a Buriram. Una bagarre incandescente quella tra il forlivese e lo spagnolo, che si è accesa a meno di dieci giri dalla fine ed è terminata soltanto all’ultima curva. Ne hanno beneficiato i quasi 100 mila presenti sulle tribune e coloro che stamani hanno pensato bene di puntare le lancette della sveglia poco prima delle 9. Tra i telespettatori anche Jorge Lorenzo, che durante la corsa ha twittato dalla propria camera d'hotel: "Chi vincerà"?

Marquez-Dovizioso sembra davvero essere una storia infinita, fatta di staccate al limite con sorpassi e controsorpassi, ben undici nelle ultime quattro tornate dal GP della Thailandia tra i due. Andarsi a rivedere la magia all’ultimo giro del 93, quando in curva 5 ha soffiato la vetta al rivale con la Honda di traverso e la gomma posteriore alzata, oppure il tentativo del forlivese all’ultima curva di provare a riprendersi la leadership. Una manovra che ricorda quelle dello spagnolo in Austria, Giappone e Qatar, ma come in quei casi è stata vana. Marquez conquista infatti anche la Thailandia e in Giappone è pronto a indossare la corona di imperatore per il settimo titolo iridato.

In una gara dove la strategia ha recitato ancora una volta la parte del protagonista, dal momento che fino a dieci giri dal termine nessuno ha cercato la fuga per potere conservare le gomme, sul podio ritroviamo anche la Yamaha. È quella di Maverick Vinales, uscito allo scoperto nel finale dopo una prima fase di gestione. Lo spagnolo è riuscito ad avere la meglio su Valentino Rossi dopo un leggero contatto all’ultima curva col pesarese.

Il Dottore rimane giù dal podio, ma per quanto visto nel weekend la prestazione è di quelle che regala fiducia, dal momento che i problemi di Aragon e Misano sembrano essere un lontano ricordo. Dipenderà dal tracciato? Probabilmente sì. Sta di fatto che in Thailandia il 46 è rimasto a contatto con i migliori come da tempo non si vedeva, solo nel finale ha ceduto il passo, complice forse il consumo degli pneumatici.

Nei primi cinque spicca anche la M1 di Johann Zarco, seguito da Alex Rins, il migliore in casa Suzuki visto l’undicesimo posto di Andrea Iannone, a causa di una partenza deludente. A precederlo la coppia Pramac formata da Danilo Petrucci e Jack Miller. Da registrare poi il settimo posto di Cal Crutchlow davanti ad Alvaro Bautista, mentre finisce a terra negli ultimi giri Dani Pedrosa quando era in lotta per il podio. Soltanto tredicesima l’Aprilia di Aleix Espargarò seguito da Franco Morbidelli.        

Articoli che potrebbero interessarti