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MotoGP, Iannone: "Mai corso con un caldo così, quasi pericoloso"

"Neanche a Sepang si arriva a queste temperature. Soddisfatto, ma credo che Marc e Dovi possano dare mezza pista a tutti in gara"

MotoGP: Iannone: "Mai corso con un caldo così, quasi pericoloso"

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Reduce dallo splendido podio di Aragon, Andrea Iannone può ritenersi soddisfatto per come sono andate le sue qualifiche sul tracciato di Buriram. Sesto in griglia a circa tre decimi dal poleman Marquez, il pilota di Vasto può pensare di ripetere in Thailandia la bella gara corsa in Spagna due settimane fa.

Il caldo presente sul circuito può tuttavia rappresentare il più grande nemico per la sua Suzuki e le gomme da utilizzare in gara. Iannone ha infatti sottolineato quanto possa diventare difficile affrontare i 26 giri di questo Gran Premio riuscendo a gestire il consumo degli pneumatici, cronico problema della GSX-RR che in situazioni ambientali di questo tipo potrebbe acuirsi.

"Non vedo facile la gara, anzi sarà secondo me molto difficile. Servirà gestire molto bene le gomme. Ma il discorso è sempre lo stesso  - ha sottolineato Andrea - e cioè che le gestisci quando hai margine. Nel senso che se ti basta spingere all’80% ed avere comunque velocità, puoi gestire. Quando invece per stare dietro agli altri c’è bisogno di spingere al 100% da subito, si fa fatica a gestire qualsiasi cosa".

Le condizioni sembrano molto difficili per i piloti. Questo caldo rappresenta un problema a cui eri preparato?

"A livello fisico facciamo fatica tutti. La mia preparazione è la stessa qui rispetto alle altre piste, è il mio metodo di lavoro. Affronto tutte le gare nello stesso modo. La situazione è molto estrema, c’è un caldo che fa impressione. Fare 26 giri, credo che metta in difficoltà qualsiasi gomma. Ma in realtà è tutto più complicato sulla moto, il motore, le gomme".

Credi che sia addirittura oltre il limite per il fisico? Sono condizioni pericolose?

"Non so se può essere pericoloso per il fisico correre in queste condizioni, ma posso dire che fare 26 giri con questo caldo sarà dura".

Sono le condizioni più estreme in cui tu abbia mai corso?

"Io non mi ricordo un caldo così, da nessuna parte. Neanche in Malesia, dove tra l’altro facciamo 18 giri mentre qui ne facciamo 26. La pista è più corta, ma non è quello il punto. Le frenate e i curvoni ci sono lo stesso, qui vai molto forte e ci sono molte curve in successione. La prima frenata, la dodici e anche la tre, sono frenate molto lunghe che richiedono un grosso sforzo fisico. Anche a Sepang ci sono frenate, ma non sono altrettanto lunghe. E’ uguale per tutti, il problema più grande sarà gestire bene la gomma per la gara".

Hai già fatto la tua scelta per la gara?

"Qui non è utilizzabile la morbida, ci mancano quei tre decimi per poter essere tranquilli. Oggi non siamo neanche riusciti a provare la media, ma secondo me è una gomma interessante su cui lavorare e da capire".

Parlando dei tuoi avversari, chi vedi messo meglio? Sembra ci sia un certo equilibrio.

"Secondo me Marquez e Dovizioso possono dare mezza pista a tutti. Hanno almeno tre o quattro decimi in più degli altri se vogliono spingere, ma non lo so se faranno così. Le Yamaha hanno fatto un salto incredibile - ha evidenziato il pilota di Vasto - poi ci siamo noi, poi ci sono anche le Ducati satelliti. Credo che tutto sia possibile, ma secondo me Marquez e Dovizioso saranno i due a giocarsi la vittoria".

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