Tu sei qui

MotoGP, Ducati Rosso e Nero: Dovi al top, Lorenzo al centro medico

Si investiga sulla brutta caduta, causata da un presunto problema elettronico che ha spento il motore. Nessuna frattura per il maiorchino

MotoGP: Ducati Rosso e Nero: Dovi al top, Lorenzo al centro medico

Secondo turno di prove libere fermato da bandiera rossa quello thailandese di Buriram. Al Chang International Circuit sono stati diversi i piloti a cadere senza ferite - Aleix Espargarò, Andrea Iannone, Xavier Simeon - ma, il volo di Lorenzo in frenata, ha lasciato detriti in pista, dopo il ruzzolone che ha spaccato in mille parti la Ducati Desmosedici e ferito il numero 99, prontamente trasportato al centro medico. Dopo accurati controlli sembrano escluse ulteriori fratture dopo quella rimediata ad Aragon.

Nel box Ducati si sta indagando sulla dinamica dell’incidente: si pensa ad un problema elettronico che ha spento il motore, lo strano high side avvenuto in frenata lascia ombre sulla causa della caduta, anche se Davide Tardozzi ha dichiarato che i primi dati analizzati non hanno evidenziato problemi tecnici alla moto.

 

Una volta ripulito il tracciato, sono proseguite le ostilità: Andrea Dovizioso sfrutta al meglio la sua Ducati gommata con due Michelin dure, portandola in vetta con il tempo di 1'31”090; irresistibile in accelerazione, la GP2018 del Dovi era anche molto rapida nei cambi di piega nella parte centrale del circuito, dove servono doti telaistiche e ciclistiche che aiutino il pilota a curvare ed a scaricare a terra la potenza del V4 bolognese.

Velocissimo nella mattinata, altrettanto nel pomeriggio: Maverick Vinales non aveva la M1 con la nuova configurazione aerodinamica, ma è comunque risultato il miglior pilota Yamaha, fermo a soli 31 millesimi dal numero 04.

La Honda RC 213V è quella di Cal Crutchlow, terzo, Marc Marquez ha usato una dura all’anteriore ed una morbida al posteriore concludendo quarto, a nemmeno un decimo da Dovizioso.

Danilo Petrucci ha finito il turno al quinto posto, Andrea Iannone, malgrado la scivolata rimediata nei primi minuti, riesce a centrare il sesto tempo con la Suzuki GSX-RR ufficiale.

Molto veloce anche Alvaro Bautista, nella sua ultima stagione MotoGP. Lo spagnolo del team Angel Nieto è riuscito a mettersi dietro diversi piloti ufficiali, grazie al settimo tempo ed una scelta come quella di Marquez, gomma dura davanti e morbida dietro.

Dani Pedrosa ha l’ottavo crono, Valentino Rossi con la Yamaha super alata è nono, entra nei primi dieci Johann Zarco con la M1 Tech3, team destinato - come e con il fracese - alla nuova avventura KTM 2019.

Dopo Jack Miller, Franco Morbidelli, dodicesimo; Alex Rins non ha mostrato la velocità del compagno di team Iannone, Lorenzo ha fermato il cronometro con il sedicesimo tempo prima della brutta caduta che lo ha messo ko, la scivolata di Aleix Espargarò ha fermato il catalano Aprilia al diciassettesimo posto. 

 

 

 

 

 

 

Articoli che potrebbero interessarti