Il giro secco è una delle sue qualità e Tom Sykes ci ha tenuto a ribadirlo. C’è infatti la firma del 66 sulla Superpole di Magny-Cours, dove il pilota britannico scatterà per la quinta volta stagionale davanti al gruppo. All’ultimo tentativo disponibile, l’alfiere Kawasaki è riuscito a scalzare Johnny Rea dalla vetta, grazie al crono di 1’35”696. Una prestazione di spessore quella offerta dall’alfiere KRT, capace di migliorare di un decimo e mezzo quella del compagno di squadra e stabilire il nuovo record del tracciato francese.
A Magny-Cours le ZX-10RR continuano a fare paura e a confermarlo sono i distacchi rifilati agli inseguitori. Oltre otto decimi il gap incassato da Lorenzo Savadori (+0.868), che alle 13 scatterà dalla prima fila insieme a Sykes e Rea. Il pilota romagnolo ha rimediato all’errore della mattinata, portando l’Aprilia in prima fila davanti alla Ducati di Xavi Forés (+0.917).
Nonostante un distacco che si avvicina al secondo, è quella dello spagnolo la Panigale più veloce in pista, dal momento che Chaz Davies (+1.258) non riesce ad andare oltre il sesto crono incalzato da Michael Rinaldi (+1.303). Distacchi pesanti quelli con cui devono fare i conti i due portacolori Aruba, ancora di più quello di Marco Melandri, che arriva a sfiorare i due secondo. Il ravennate ha dovuto fare i conti con qualche problema di troppo con le gomme, tanto da giudicare inguidabile la propria moto. Scatterà quindi dalla quarta fila, preceduto dalla Yamaha di Michael van der Mark e della Honda di Leon Camier.
Tra le sorprese del sabato mattina spicca la BMW di Loris Baz e la Kawasaki del turco Razgatlioglu, rispettivamente in ottava e non posizione, ma con distacchi vicini al secondo. Nulla da fare invece per la MV Agusta di Jordi Torres, rimasto fuori dalla SP2, così come l'Aprilia di Laverty.