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SBK, Rea Il Magnifico, a Magny-Cours è ancora Mondiale

In Gara 1 il Cannibale mette in cassaforte il quarto titolo iridato, 2° Sykes seguito da Forés, 4° Savadori crollo in casa Ducati per Davies e Melandri

SBK: Rea Il Magnifico, a Magny-Cours è ancora Mondiale

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Ha preparato tutto in ogni minimo dettaglio, rivelandosi il più veloce nelle libere per poi assicurarsi la prima fila in Superpole. A Magny-Cours Johnny Rea ha scritto un’altra pagina della Superbike, conquistando il quarto titolo iridato nelle derivate. L’ha fatto nel modo migliore, evitando di fare calcoli e vincendo in solitaria come già visto nelle ultime gare.

Il Cannibale ha infatti salutato il gruppo dopo poche curve, scavando quel solco necessario in modo che nessuno riuscisse ad avvicinarsi. Poi la cavalcata solitaria prima del trionfo, festeggiato ai box con una maglia inedita che mostra i quattro assi in relazione al numero dei titoli vinti. Oltre che in pit lane, l'entusiasmo è contagioso anche in pista, dal momento che il nordirlandese ha  simulato una partita di poker dove usciva vincitore con suoi tre cloni mettendo sul tavolo un poker d’assi. Una scenetta che ricorda il Mondiale vinto nel 2015 da Lorenzo.  

 Il sabato di Magny-Cours è quindi da incorniciare per il team KRT, perché oltre a Rea, festeggia il secondo posto di un ritrovato Tom Sykes, di nuovo sul podio dopo un digiuno che durava dal round di giugno a Brno. Un vero e proprio schiaffo alle recenti difficoltà per il 66, che ora sogna di tornare in lotta per il terzo posto nel Mondiale, vista la settima piazza di van der Mark.

A completare le prime tre posizioni anche la Ducati di Xavi Forés, che ha preceduto in volata l’Aprilia di Lorenzo Savadori. Poi le due Panigale di Chaz Davies e Marco Melandri, protagonisti di una prestazione in chiaroscuro non certo in linea con le aspettative. Nella top ten anche Razgatlioglu, Laverty e Baz, mentre restano fuori la Honda di Camier e la MV Agusta di Torres.

LA CRONACA – Al via Johnny Rea si rivela un fulmine, tanto da lasciare sul posto Tom Sykes. Il Cannibale detta infatti il ritmo, seguito dal compagno di squadra. Alle spalle delle due Kawasaki la Ducati di Xavi Forés, che nel frattempo è riuscita a scalzare dalla terza piazza l’Aprilia di Lorenzo Savadori.

L’italiano del team Milwaukee è braccato da Chaz Davies, mentre appena dietro la Yamaha di Michael van der Mark. Anche Alex Lowes vuole farsi vedere negli scarichi del compagno, ma dopo un giro finisce a terra, dovendo così ripartire in fondo al gruppo. Stessa sorte anche per Michael Rinaldi, vittima della rottura al motore della propria Ducati e costretto a recarsi al centro medico per ulteriori accertamenti.

In testa al gruppo c’è sempre Rea, seguito da Tom Sykes, poi la bagarre per il terzo posto diventa incandescente con Forés e Savadori racchiusi in meno di mezzo secondo. Dietro di loro Chaz Davies con van der Mark a rimorchio. Tra coloro che devono rincorrere c’è anche Marco Melandri, impegnato a giocarsi la settima posizione con Baz e Razgatlioglu. A meno di otto giri dalla conclusione, il ravennate trova lo spunto per lasciare sul posto i due rivali, mettendosi quindi negli scarichi della R1 di van der Mark.

Alla tornata seguente il sorpasso decisivo sull’olandese che consente al romagnolo di agganciare la sesta piazza alle spalle del compagno Chaz. In testa Rea è un martello, tanto che nessuno riesce ad avvicinarsi. La corsa è scritta e il nordirlandese mette in cassaforte il success seguito da Tom Sykes e Xavi Forés, che precede l’Aprilia di Lorenzo Savadori. Poi le Ducati di Davies e Melandri con van der Mark, Razgatlioglu, Laverty e Baz a completare la top ten.

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