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MotoAmerica, Un Elias perfetto vince ancora e fa meglio di Beaubier

In Alabama Toni ottiene un successo 2018 in più del neo campione californiano, 2° in gara e fermo a quota 8. 3° Herrin, standing ovation per Roger Lee Hayden 

MotoAmerica: Un Elias perfetto vince ancora e fa meglio di Beaubier

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Appassionati MotoAmerica, durante il weekend avete approfittato della diretta streaming dal canale You Tube di beIN SPORTS di tutte le gare a stelle e strisce?

Se la risposta è “”, avete fatto la cosa giusta: il Barber Motospark Park ha ospitato l’ultimo round di una stagione 2018 davvero avvincente ed ogni gara ha divertito pubblico in pista e followers davanti al computer.

Nella classe Superbike, Cameron Beaubier aveva archiviato la pratica titolo già nel New Jersey ed in Alabama tra il californiano ed il diretto contendente Toni Elias restavano in ballo “solo” orgoglio e numero complessivo di vittorie stagionali.

Sabato lo spagnolo del team Suzuki Yoshimura ha calcato il primo gradino del podio ed il campione Yamaha è caduto, domenica è arrivata la doppietta per il numero 1 uscente che, in una manche spettacolare e ricca di colpi di scena, ha regolato nel finale proprio Beaubier e Josh Herrin, entrambi su R1.

Staccate al limite, sportellate, sorpassi ed uscite di pista: la corsa è stata caratterizzata da tutto ciò serva per garantire show e divertimento; le cadute di Gerloff e Petersen hanno lasciato i fantastici tre darsele di santa ragione per la vittoria, l’ha spuntata l’ex iridato Moto2, l’europeo più veloce negli USA: “oggi è stata una gara divertente, sapete perché? ” Elias ha interrogato i giornalisti in sala stampa “semplice: io, Cameron e Josh non abbiamo fatto calcoli, pensando invece solo a guidare oltre il limite. Non ero sicuro di poter vincere ancora, ma ce l’ho fatta”. Con questa doppietta, Toni è a quota nove - una in più di Beaubier - per un totale di venticinque prime volte nel MotoAmerica.

Come ha fatto Cameron a diventare campione per la terza volta con meno successi di Elias? Con la regolarità: un paio di voli nell’erba a parte, il pilota di Roseville ha saputo gestire la sua R1 del team Monster nei momenti difficili, vincendo quando poteva, salendo sul podio quando riusciva. Con Toni a terra in più di una occasione, i calcoli risultano precisi.

Herrin è andato forte a Barber, tanto da arrivare nuovamente terzo. Josh è un serio candidato al titolo per il 2019, il team Attack sta raccogliendo i risultati meritati.

I tre del podio, come chiunque fosse presente nel paddock, hanno atteso Roger Lee Hayden per una standing ovation celebrativa: il fratello di Nicky correva l’ultima corsa della sua lunga carriera e tutti, ma proprio tutti, tifavano per lui. Magliette e cappelli con il numero 95 venivano indossati da fans e giornalisti. Nonostante il suo non brillante ottavo posto, Roger Lee è stato il protagonista della domenica e sicuramente rimarrà nel cuore di ogni motociclista USA e non solo.

 

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