Tu sei qui

MotoGP, Marquez: Solo io posso battere le Ducati, ma non ho l'obbligo di vincere

Marc: "le Ducati rallentano nelle curve, ma poi volano in rettilineo, ma non devo dimenticare la classifica piloti". Pedrosa: "i trenini? Qualcuno voleva nascondere la propria velocità"

MotoGP: Marquez: Solo io posso battere le Ducati, ma non ho l'obbligo di vincere

Settantanove millesimi, tanti sono bastati a Marc Marquez per doversi accontentare della terza posizione in griglia ad Aragon. Contro le Ducati non c'è stato nulla da fare, ma lo spagnolo ha dovuto affrontare il turno di qualifiche con la seconda Honda disponibile nel garage Repsol HRC. Una scivolata rimediata nella FP4 ha consigliato pilota e staff a lasciare ferma la prima, per verificarne eventuali danni o anomalie.

Dopo la caduta i meccanici hanno ispezionato la prima moto, usare la seconda è stata una scelta giusta - spiega - Il forcellone in carbonio, ad esempio, necessita di controlli accurati e c'erano molte parti da cambiare. Utilizzarla sarebbe stato un rischio".

Il terzo tempo alle spalle delle fortissime Ducati è arrivato in un giro caratterizzato da traffico in pista ed i tanti odiati “trenini”; alcuni piloti si sono addirittura aspettati per poi accodarsi alla ruota delle moto rivali: "durante il turno ho visto che alcuni piloti procedevano lentamente per poi accodarsi ad altri. Nella curva 12 ho trovato Vinales all'esterno, mentre Dovizioso stava superando Bautista: ho perso la concentrazione e sono andato largo, è stato un mio errore e non posso lamentarmi nei confronti di qualcuno”.

Sei soddisfatto o deluso della terza posizione in griglia?

Sono molto contento di questa giornata, ieri eravamo lontani ma oggi siamo più vicini alle Ducati. Penso che domani potremo migliorare ancora alcune cose sulla moto. In qualifica è andata bene, considerando che non avevo mai usato qui una gomma morbida nuova prima. Sono soddisfatto dei due giri percorsi in 1’46”9, come sono contento del passo avuto nelle prove libere con gli pneumatici usati. Domani proverò a stare con le Ducati anche se so che la gara sarà lunga. Sarà importante gestire le coperture dal primo all’ultimo passaggio”.

Hai un buon vantaggio di punti in classifica, ti accontenterai o vuoi interrompere la striscia vincente Ducati?

"Sembra che io sia l’unico pilota a poter lottare con le Ducati di Jorge ed Andrea e poterle battere. Loro frenano molto forte, poi si piantano in curva e infine accelerano forte oltre  a essere molto veloci in rettilineo. È questo il motivo per cui diventa difficile stare loro dietro e superarle. Comunque il  nostro pacchetto tecnico è buono, in questa pista mi sento più forte rispetto a Misano e ci sono un paio di punti dove posso fare la differenza. Nel lungo rettilineo loro sono però più veloci. Noi siamo forti in altri settori".

Non sei obbligato a vincere...

"No e, se non potrò farlo,  sarà importante concludere bene la gara. Non devo dimenticare di avere 67 punti di vantaggio su Dovizioso in campionato. Solitamente dopo i primi quattro o cinque giri capisci qual è la tua posizione e fino a dove puoi arrivare, in quel momento capirò se potrò andare all'attacco o meno”.

Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa partirà invece sesto, dall'ultima casella della seconda fila.

"Sono in seconda fila, meglio del solito direi - conferma il numero 26 - perciò mi sento fiducioso. Durante la sessione ho visto che diversi piloti si aspettavano per poi inseguirsi; probabilmente lo facevano per nascondere la propria velocità, forse non tutti erano in grado di guidare il gruppo".

Che gara prevedi?

"Sarà molto importante partire bene. Il rettilineo dei box è corto e poi arriva subito la prima curva a sinistra, quindi sarà fondamentale cercare di mantenere la posizione ed effettuare qualche sorpasso per provare a migliorare e guadagnare subito qualche posizione. Ci sono diversi piloti che sanno partire forte e che hanno un passo veloce già nei primi due giri, perciò ecco perché la partenza ad Aragon è il momento più importante di tutta la gara”.

Hai già scelto le gomme?

"Ho notato che davanti abbiamo tutti distacchi molto risicati. La gomma morbida davanti e quella dura al posteriore rappresentano la mia scelta per il Gran Premio. Ovviamente, anche domani, ci sarà da amministrare il calo di aderenza facendo le mosse giuste. Se si parte forte per ottenere un po' di margine, si deve sapere che le gomme vanno di conseguenza gestite giro dopo giro, è difficile fare previsioni di come si comporteranno gli pneumatici. Le Ducati hanno usate gomme dure, io una soft all’anteriore solo per il time attack. Prima di scegliere dovremo vedere che condizioni di pista ci saranno”.

Articoli che potrebbero interessarti