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MotoGP, Lorenzo: "La mia forza è sempre stata nella testa"

"È quello che mi ha permesso di migliorarmi. Fenati? Anch'io ero impulsivo come lui, ma poi ho lavorato su me stesso"

MotoGP: Lorenzo:

La Ducati è a un passo da un’impresa storica, quella di vincere quattro gare consecutive. Non ci è mai riuscita nella sua storia in MotoGP, ma ad Aragon è possibile e può puntare su Dovizioso e Lorenzo. Il maiorchino era stato velocissimo nei test al Motorland e qualcuno lo indica come il favorito, se non come “intoccabile” sulla pista spagnola.

Grazie per il complimento, ma mi sembra un po’ troppo prima ancora di mettere le ruote in pista - si schermisce il maiorchino - Marquez su questa pista va forte e la Honda ha migliorato il suo motore, però la Ducati è una moto più completa che in passato quindi tutto è possibile”.

Non è solo la Desmosedici a essere migliorata, lo stesso Jorge sembra avere un fatto un passo in avanti, sfruttando le difficoltà del passato per diventare più forte.

Penso che il mio punto di forza sia la testa - spiega - È questa qualità che mi ha permesso di migliorare in tutta la mia carriera. Quando ero giovane ho corso con pilota che avevano più talento di me, ma non sono mai riusciti a vincere una gara o un titolo, mentre io ne ho conquistati 5. Infatti mi sorprendo quando qualche giornalista dice che sono debole mentalmente, in verità è l’esatto contrario”.

La sua forza la sta dimostrando anche in pista, ma Lorenzo non vuole fare proclami in questo momento nonostante i buoni risultati dei test.

Evidentemente provare poche settimane prima di un GP è sempre un vantaggio, anche se è difficile dire quanto sia grande - spiega - Sicuramente sappiamo che strada prendere, ma le condizioni nel fine settimana di gara sono sempre diverse da quelle dei test”.

A proposito di quella giornata di prove, qualche giornalista ha insinuato che sia stata provata da Petrucci e Dovizioso un prototipo della moto 2019. Un’indiscrezione negata sia dal direttore sportivo Paolo Ciabatti che dallo stesso Lorenzo.

“In Ducati mi hanno garantito che avrò lo stesso trattamento di Andrea fino al termine della stagione e ho piena fiducia” afferma.

Prima di congedarsi, Jorge è anche tornato sul ‘caso Fenati’.

“Basandosi solo su quel gesto, Romano è indifendibile - dice Jorge - Però c’è stata una causa, degli episodi che lo hanno portato ad agire in quel modo, e Manzi è un pilota aggressivo. Se guardiamo alla carriera di Fenati, a parte il calcio ad Ajo durante un turno di prove libere, non ha mai fatto scorrettezze. Non credo sia un pilota incosciente, ha solo un carattere impulsivo e deve calmarsi. Anch’io ero così, pur non avendo mai fatto azioni del genere, e ho lavorato su me stesso con degli specialisti per migliorarmi. Comunque non mi sembra giusto che sia l’attuale che la futura squadra abbiano rotto il contratto con lui”.


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