Tu sei qui

SBK, Lavilla: "Rea non è carismatico, ma è il migliore"

Il capo della SBK preso in contropiede da Eurosport sul dominio di Johnny: "Non cambieremo le cose per non farlo vincere, vogliamo solo corse corrette"

SBK: Lavilla: "Rea non è carismatico, ma è il migliore"

Quando c'è un pilota che domina in lungo e in largo un campionato ci si può trovare in due distinte situazioni. Questo stesso pilota potrebbe diventare un idolo per i tifosi, incarnare il mito del campione assoluto ed imbattibile, acclamato in ogni pista in giro per il mondo. Oppure c'è un altro scenario, che appare forse più vicino alla situazione odierna in SBK e che vede questo stesso pilota, reo di oggettiva superiorità nei confronti dei rivali in pista, diventare caprio espiatorio di colpe di certo non imputabili al suo talento.

Jonathan Rea è ad appena nove punti dalla conquista del quarto titolo consecutivo in SBK in sella alla Kawasaki. Un binomio incredibilmente efficace, che di fatto sta ammazzando qualsiasi velleità di contrastarlo da parte dei rivali a suon di doppiette, esattamente come avvenuto a Portimao. A nulla è servita la griglia invertita, non ha funzionato neanche il taglio del numero dei giri motore per equilibrare i valori in campo nel 2018. Il dominio targato Rea - Kawasaki non accenna a vedere tramonto in questo momento.

Il punto è che gli appassionati non si sono innamorati delle gesta di Rea, non lo stanno osannando e spesso le telecamere sono costrette ad inquadrare la lotta per la quinta o sesta posizione, perché quella per la vittoria, quasi sempre, semplicemente non c'è.

Sull'argomento ha risposto Gregorio Lavilla con un breve intervento raccolto da Eurosport, con il giornalista Charlie Hiscott che si è forse reso autore di una domanda capace di prendere alla sprovvista il gran capo della SBK. Alla precisa domanda se ci fosse volontà di cambiare le cose in vista del futuro, Lavilla ha risposto in modo estremamente piccato.

"Questa è una domanda divertente, perché in altri campionati quando c'è qualcuno che è davvero il migliore, tutti cercano di valorizzare questa cosa. Sfortunatamente - ha continuato Lavilla - noi abbiamo il miglior pilota, ma forse non il pilota più carismatico e magari questo potrebbe causare perdita di interesse da parte dei tifosi".

Una fotografia abbastanza eloquente, ma che non spinge a cambiare attraverso qualche stratagemma lo stato dei fatti in vista del futuro, come lo stesso Lavilla ha sottolineato.

"Non faremo nulla per cambiare questo, cercheremo solo di avere gare corrette per far si che vinca il migliore. Se dovesse essere sempre lo stesso pilota, non potremmo fare altro che congratularci con lui".

Filo di nota:

Nel frattempo, ahinoi, la Superbike affonda. E non certo per colpa di Jonathan Rea. In Italia è del tutto sparita dai media mainstream. Anche da quelli che l'avevano seguita ed il futuro è tutt'altro che roseo.  C'è bisogno di interventi radicali, ma anche di un supporto e di un incentivo ai media. Ciò che faceva la precedente gestione di Flammini, a cui si deve anche l'introduzione di nuove regole, come quella del monogomma, persino prima della F.1.  Evidentemente a chi attualmente gestisce il campionato, non interessa.

p.s.

Articoli che potrebbero interessarti