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SBK, Festa Mondiale rimandata per la Carrasco, 1° è Deroue

Nella SS300 di  Portimao Ana è solo decima, l'olandese vince e riduce il gap dalla spagnola nella classifica piloti. Sul podio Perez e Gonzalez, ritiro per Maria Herrera

SBK: Festa Mondiale rimandata per la Carrasco, 1° è Deroue

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A Portimao i riflettori erano puntati sulla spagnola Ana Carrasco, leader di classifica prima dello start e pronta a sfruttare il primo dei due match ball disponibili per diventare campionessa 2018.

Partita malaccio, Ana ha dovuto cedere le luci della ribalta ai rivali maschietti ed alla connazionale femminuccia Maria Herrera, protagonista di una lotta furibonda per la vittoria sino al ritiro avvenuto nel penultimo giro. Lo sciame di piloti è stato compatto ma, quando mancavano pochi chilometri al traguardo, Scott Deroue ha cambiato passo ed ha vinto indisturbato, accorciando il gap dalla “pilotessa” in cima alla classifica generale che, invece, ha concluso le ostilità con un undicesimo posto finale, diventato decimo grazie alla penalizzazione comminata a Sanchez.

L’olandese Scott è stato bravo, in Francia avrà la possibilità di battere tutti: “ho vinto e sono molto contento - ha detto Deroue - ora devo pensare a Magny-Cours, mi giocherò ogni carta possibile per vincere il campionato”.

Luca Grunwald, altro pretendente al titolo con la sua KTM, è stato buttato a terra mentre era nella top ten e per il tedesco le chance per diventare numero 1 sembrano svanite. L’ultimo appuntamento stagionale di Magny-Cours ospiterà lo scontro finale tra la Carrasco e Deroue e nomi come Perez, Gonzalez - entrambi sul podio portoghese - Schtoman, De La Vega ed Edwards (Tom) potrebbero, come oggi, inserirsi nella contesa tra la spagnola e l’olandese, separati da soli 10 lunghezze e motorizzati entrambi Kawasaki.

Classifica piloti: Ana Carrasco 90, Scott Deroue 80, Mika Perez 72.

 

LA CRONACA- Prima curva a destra che viene affrontata dal folto plotone condotto da Edwards e tutti gli altri nella scia, le piccole 300 possono affrontare differenti traiettorie e nei rettilinei i piloti si mettono uno dietro l’altro, nella situazione di “trenino”. Partita male, Ana Carrasco è sedicesima alla fine del primo passaggio.

È un susseguirsi di sorpassi in testa e pure nella classifica di campionato: Luca Grunwald lotta a centro gruppo, Scott Deroue prova a condurre le danze, entrambi sono diretti rivali della spagnola nella corsa al titolo. Molto bene Maria Herrera con la sua Yamaha numero 69.

Il serpentone di piloti rimane compatto e quasi ogni curva viene affrontato a gas spalancato, le Supersport 300 non si impennano negli scollinamenti ma è fondamentale per i corridori coprire gli spazi in frenata; la Herrera - forte della esperienza in Moto3 - va forte ed è nella top five, la Carrasco quindicesima.

La battaglia è furibonda: Perez, Schotman, Herrera, Edwards, Valle e Gonzalez si menano come pugili sul ring, la più “cattiva” è proprio Maria, che fa volare la sua R3, agile ed affilata come una spada.

A quattro passaggi dalla bandiera a scacchi, sono ben 15 i piloti a giocarsi i tre gradini del podio, tutti agguerriti. Il numero di contatti e sportellate è incalcolabile, ma le manovre restano corrette.

Si ritira l’indonesiano Hendra Pratama, uno dei protagonisti, mentre è sotto investigazione una manovra di Borja Sanchez; Luca Grunwald cade dopo un contatto avvenuto con un rivale, la classifica di campionato cambia ed il tedesco KTM ora è più lontano dalla Carrasco. Luca continua la gara, seppur molto attardato: trentunesimo nel penultimo giro.

L’ultimo passaggio è - come sempre nella 300 - indiavolato: cadono Bernardi e Khalinin, la Herrera perde posizioni e poi si ritira, Deroue tenta la fuga e ci riesce, vincendo con un bel margine di vantaggio su Perez e Gonzalez, Ana Carrasco chiude la corsa con un undicesimo posto.

 

 

 

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