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SBK, Rea mattatore in Gara 1 a Portimao, 2° Melandri

Il poleman Laverty steso al via da Forés, mentre Savadori cade a 9 giri dal temine quando era terzo, sul podio sale van der Mark, 4° Davies

SBK: Rea mattatore in Gara 1 a Portimao, 2° Melandri

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Ancora lui, ancora Johnny Rea! C’è la firma del Cannibale su Gara 1 a Portimao. Tanto per cambiare il portacolori Kawasaki conquista tutti i riflettori della scena in Portogallo, dominando dal primo all’ultimo giro. Nonostante la manca Superpole, il nordirlandese è riuscito a trovare al via il guizzo per agganciare la leadership e mantenerla fino alla bandiera a scacchi.

Trattasi a tutti gli effetti di un dominio il suo, che vince sul tracciato di Algarve per la sesta volta consecutiva, mettendo in cassaforte il 65 trionfo nelle derivate. Insieme a Johnny, sul podio anche Marco Melandri. Nonostante il 33 sia a spasso per il 2019, ha pensato bene di mandare un segnale di vitalità, rivelandosi il più veloce in casa Aruba. Davies ha infatti dovuto fare i conti con le precarie condizioni di salute, che l’hanno costretto ad accontentarsi del quarto posto alle spalle di van der Mark.

Sul podio di Portimao sognava di salirci anche l’Aprilia, invece il sabato del team Milwaukee è di quelli da dimenticare. Già, perché Forés ha centrato al via Laverty, mentre Savadori è uscito di scena a nove giri dal termine quando occupava la terza piazza. Tra i primi cinque anche Tom Sykes, poi la BMW di Baz e la MV Agusta di Jordi Torres. A completare la top ten Razgatlioglu, Rinaldi e Lowes.

LA CRONACA – Al via Johnny Rea trova lo spunto per conquistare la leadership, mentre Forés stende incredibilmente a terra Laverty, quest’ultimo autore della Superpole. La gara di entrambi dura solo tre curve, perché sono costretti ad alzare bandiera bianca. Senza l’insidia rappresentata dal portacolori Aprilia, il Cannibale inizia a dettare il proprio passo, seguito dalla coppia tricolore Melandri-Savadori.

Difficile tenere però il ritmo del tre volte iridato, il quale rifila due secondi e mezzo di distacco ai due italiani, separati da soli quattro decimi. Alle loro spalle la prima delle Yamaha, quella di Michael van der Mark, poi la Panigale di Chaz Davies. Una corsa tutta in rimonta per il gallese che scattava dalla quattordicesima posizione. A seguirlo Tom Sykes, mentre completano le prime dieci posizioni Torres, Baz e Razgatlioglu. Chi manca all’appello è Leon Camier, fuori dai giochi per un problema tecnico alla Honda.

Quando mancano nove tornate alla conclusione, Rea ha un margine di ben tre secondi sugli inseguitori. Alle sue spalle ecco accadere il colpo di scena, perché Lorenzo Savadori finisce a terra in curva 1, mettendo fine alla propria gara. Un duro colpo da incassare per il romagnolo, che fino a quel momento aveva un posto assicurato sul podio. A raccogliere il testimone dell’alfiere Milwaukee è quindi van der Mark, seguito da Chaz Davies.

Il copione delle gara è scritto, perché Rea ha campo aperto verso la terza doppietta consecutiva stagionale. Il Cannibale trionfa davanti a Melandri e van der Mark, mentre resta giù dal podio Chaz Davies. Alle spalle delle Rossa la ZX-10R di Sykes, poi la BMW di Baz e la MV Agusta di Jordi Torres. Nei primi dieci Razgatlioglu, Rinaldi e Lowes.

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