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SBK, FP3: Mahias affila le armi per la Superpole

Il Campione in carica Supersport domina con la Yamaha R6, 2° il compagno di team Caricasulo. Sandi e Tamburini fregano Reiterberger nella Superstock. 

SBK: FP3: Mahias affila le armi per la Superpole

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Lucas Mahias è un vero e proprio giocoliere, ama Portimao, pista dove può esprimere il suo stile di guida funambolico. La Yamaha R6 del team GRT si è rivelata a punto già dalla prima sessione di ieri, ed il gioco è fatto: miglior tempo di sessione per il Campione in carica in 1'44739.

Federico Caricasulo, compagno di team del numero 144, è secondo con soli 23 millesimi di gap: per come stanno andando le cose sino ad ora, potrebbero essere i piloti GRT a contendersi la vittoria nella gara di domani.

Attenzione, però, alle altre R6: Cluzel, Krummenacher e Cortese sono in agguato e ognuno di loro può ancora vincere l’alloro finale che si assegnerà - probabilmente - nella notte del Qatar.

Raffaele De Rosa è sempre molto bravo con la sua MV Agusta tre cilindri, con il sesto tempo finale della sessione, prima della Honda di Smith e Soomer.

Ayrton Badovini sta facendo bene con la seconda F3, prende confidenza con Kawasaki Ninja, gomme Pirelli intagliate e pista di Portimao mai vista lo spagnolo Barbera, in forza nel team Puccetti.

Diciassettesimo l’austriaco Thomas Gradinger, nel mirino di tante squadre della categoria, Alfonso Coppola è ventunesimo, con la moto più lenta in rettilineo, i britannici Hornsey e Murley chiudono la classifica. I motori delle 600 urlano ad altri regimi nel saliscendi portoghese e l’agilità delle medie si nota in curva, nelle quali le moto percorrono linee taglienti come rasoi.

 

Le più pesanti Superstock godono di una potenza superiore, ma non voltano altrettanto velocemente. Per queste 1000 - con la Panigale 1199 - lo stile di guida è diverso, più simile a quello Superbike: forti frenate, piega estrema ma per un breve istante, apertura subitanea del gas.

Queste cose Markus Reiterberger le sa fare, arrivando proprio dalla Superbike: stavolta, però, il tedesco leader del campionato si è fatto fregare da due bravi italiani, al secolo Federico Sandi e Roberto Tamburini, che guidano rispettivamente Ducati e BMW.

Il pilota di Voghera ha segnato un 1'44”622, Tamburini si è fermato a soli 14 millesimi; Reiti ha 114 millesimi di gap, ma la voglia di vincere anche domani.

Florian Marino è quarto con la R1, prima di Del Bianco, portacolori Althea, Aprilia sesta con lo spericolato cileno Maxi Scheib, prima dei nostri Salvadori, Ruiu e Vitali. Un altro italiano in griglia è Pusceddu, oggi incastrato tra il danese Schacht ed il filippino Alberto.

 

 

 

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