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SBK, SS600: Team GRT in vetta a Portimao con Caricasulo e Mahias

Il ravennate ed il francese dominano con le Yamaha di Mirko Giansanti, oggi al 42° compleanno. 3° Krummenacher, 4° Cortese, 7° Badovini su MV

SBK: SS600: Team GRT in vetta a Portimao con Caricasulo e Mahias

Nel giorno del quarantaduesimo compleanno di Mirko Giansanti, Federico Caricasulo e Lucas Mahias decidono di fare un regalo al manager che potrebbe portare nel 2019 il ravennate ed il francese dalla Supersport alla Superbike.

Le due Yamaha R6 blu hanno dominato la prima sessione di prove libere sulla pista portoghese di Portimao, grazie all’1'45”325 del numero 64 ed all’1'45”502 del campione in carica, con 177 millesimi di gap tra l’uno e l’altro.

Che la quattro cilindri di Iwata sia la moto da battere lo confermano Randy Krummenacher, Sandro Cortese e Julies Cluzel, con posizioni che vanno dalla tre alla cinque. Le Supersport volano nel saliscendi di Portimao, che richiede doti motoristiche nel lungo rettifilo dei box e precisione ciclistica nelle tante curva in contropendenza.

Ancora in corsa per il titolo, lo svizzero, il tedesco ed il pilota del team Nerds se le daranno di santa ragione da qui al Qatar, con l’aggiunta dei già citati Caricasulo e Mahias, desiderosi di chiudere la stagione in bellezza e matematicamente ancora inclusi nei giochi finali. 

Ed ecco due moto diverse dalla Yamaha: sesto tempo per lo spericolato Kyle Smith e la Honda CBR, settimo il pulitissimo e rotondo Ayrton Badovini in sella alla MV Agusta tre cilindri.

Honda veloce anche nella mani del campione europeo di categoria, l’estone Soomer, che migliora in ogni weekend; Luke Stapleford è passato da Triumph a Yamaha da qualche gara, oggi è nono, Raffaele De Rosa chiude la top ten con la F3 del team Reparto Corse by Vamag.

La prima Kawasaki è dodicesimo con il giapponese Okubo ed il team Puccetti, il nuovo acquisto Hector Barbera inizia con un sedicesimo crono ed un gap che supera i due secondi dalla vetta.

Diciassettesimo Rob Hartog, nipote del leggendario Wil, Alfono Coppola è ventiduesimo. Alex Murley è passato dalla 300 alla 600, capendo che raddoppiare la cilindrata non sia impresa facile. Dopo di lui solo il giapponese Nagao e l’argentino Iturroz. Peggio è andata ad Anthony West, fermo nel garage per i seguenti motivi. 

 

 


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