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Moto2, La famiglia di Fenati denuncerà per Cyberbullismo

Dopo le offese e le minacce di morte ricevute, i colpevoli di questo attacco sui Social pagheranno e il ricavato andrà alle vittime di Cyberbullismo

Moto2: La famiglia di Fenati denuncerà per Cyberbullismo

Il mondo folle dei Social, che se da un lato offre libertà di espressione a tutti, dall'altro diventa un pericoloso megafono per chi si diverte nell'interpretare il ruolo di "Leone da tastiera", ha visto negli ultimi due giorni una presenza davvero inquietante di post tesi a minacciare, offendere e denigrare in ogni modo Romano Fenati per quanto accaduto a Misano.

Il pilota ha sbagliato, l'uomo di sport subirà un brutto contraccolpo. Il personaggio ne uscirà con le ossa rotte, ma pronto a ricostruirsi. E invece il Romano Fenati che è un ragazzo di 22 anni, con tutte le fragilità che sono proprie di un'età troppo lontana dal suggerire di trovarsi di fronte ad un uomo fatto e finito? Sarà in grado questo ventiduenne di restare indifferente all'oceano di cattiverie a cui è stato sottoposto in queste ore?

Di questo Romano, del ragazzo che non può e non deve perdere l'entusiasmo nei confronti della vita, si è ovviamente issata nel ruolo di difensore, come assolutamente giusto che sia, sua madre Sabrina. 

La madre di Romano non resterà immobile mentre i già citati "Leoni" sbranano suo figlio, e la strada scelta per difendersi è la migliore possibile, come ha lei stessa annunciato attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. 

"Da questa tempesta tireremo fuori qualcosa di buono. Abbiamo formato una grande squadra che volontariamente sta raccogliendo tutto ciò che di violento e minaccioso abbiamo ricevuto. Raccoglieremo tristemente tutto e denunceremo alle autorità competenti tutti coloro che hanno ferito e minacciato. Chiederemo il risarcimento dei danni subiti soprattutto morali oltre che di immagine. Il tutto sarà devoluto alle vittime di cyberbullismo.”

La stessa Sabrina aveva condannato il gesto di suo figlio, chiarendo il proprio punto di vista sempre attraverso Facebook.

"Penso che sia arrivato il momento di dire la mia visto che le mie parole vengono puntualmente travisate. Il gesto di Romano è ingiustificabile e non lo condivido! Come allo stesso modo non condivido la gogna mediatica che è pur sempre violenza, a cui ci state sottoponendo in queste ore. Romano pagherà per il suo errore e lo farà nelle sedi competenti. I giudici lavorano in tribunale non sui social".

 

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