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ZTL: tante multe? Ne paghi una aggravata

La Cassazione torna sul tema delle infrazioni seriali

Moto - News: ZTL: tante multe? Ne paghi una aggravata

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Senza volerlo, in buona fede, con la tua moto sei entrato tante volte in una ZTL privo di autorizzazione? Riceverai a casa parecchie multe: quanti sono gli ingressi. Siamo a 90 euro per multa: con una decina di accessi non consentiti, si schizza a 900 euro subito. Ma ora la Cassazione torna sull’argomento, con sentenza 22028/2018, ha stabilito che al posto di pagare tutte le sanzioni singolarmente si può pagare un'unica multa, ma aggravata.


Ben 141 sanzioni in ballo


Il ricorso riguarda 141 ingressi illeciti in una ZTL di Milano tra novembre e dicembre 2012 (fatte da una ditta): sui 12.700 euro di multe. Il ricorrente sostiene di essere incorso in errore incolpevole, non essendo, al momento delle infrazioni, a conoscenza della modifica del regime di autorizzazione all'accesso in zona ZTL, adottata dal Comune di Milano con ordinanza 684429 del 2012. A conferma della propria buona fede, dice di aver regolarizzato la propria posizione non appena ricevuta la notifica del primo verbale di contestazione. 


Lotta in tribunale


Il Giudice di Pace conferma solo 14 verbali su 141. Per la consequenzialità funzionale delle condotte e del carattere seriale delle violazioni, commesse in tempi ravvicinati e rispondenti ad una programmazione unitaria. Il Comune di Milano non ci sta e si appella al Tribunale. Che conferma le 141 multe: il ricorrente “avrebbe potuto attivarsi con uno sforzo di diligenza minimo per prendere conoscenza per tempo delle nuove prescrizioni”.


La soluzione della Cassazione


Alla fine, secondo la Cassazione, il ricorrente paga solo una sanzione aggravata, e non 141. Il motivo? A ogni accertamento di infrazione al Codice della Strada non deve necessariamente corrispondere una contravvenzione, qualora le condotte poste in essere sulla medesima strada, ed entro un contenuto lasso temporale. Molteplici infrazioni, poste in essere dal medesimo veicolo, sullo stesso tratto stradale, ed entro un intervallo temporale ridotto, non possono necessariamente essere considerate violazioni autonome. La Cassazione rimanda a un altro magistrato del Tribunale di Milano, che chiaramente dovrà attenersi alle indicazioni degli ermellini.

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