Cecconi, Aruba-Ducati: con Melandri nessun litigio

Il CEO di Aruba: "Marco e Vergani informati prima dell'annuncio. Non è stata inviata comunicazione formale scritta perché il suo contratto scade naturalmente alla fine di questa stagione"

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Alla vigilia della gara di Portimao il team Aruba-Ducati si presenta con Chaz Davies e Marco Melandri rispettivamente in seconda e quinta posizione.

La conquista del titolo mondiale è ormai fuori discussione, ma la seconda posizione assoluta è più che possibile e sarebbe una buona ricompensa per una squadra che, complessivamente, ha conquistato 4 vittorie e ben 17 podi.

E’ tempo già di pensare al futuro, al 2019 e la squadra è già definita, con la riconferma di Davies e l’ingaggio di Alvaro Bautista.

Melandri, ancora in cerca di una guida ha avuto commenti amari sulla situazione, ma sabato e domenica sarà in Portogallo per provare a vincere, come al solito. Pur tuttavia qualche stilla di amarezza di troppo ha consigliato Stefano Cecconi, Ceo di Aruba e numero uno della squadra, a fare qualche precisazione, per ribadire la correttezza nei confronti di Melandri, che comunque al team ha consegnato quest’anno due vittorie e sei podi.

Marco ed il suo manager Alberto Vergani sono stati ovviamente informati della nostra decisione prima del relativo annuncio ufficiale - ha spiegato Stefano Cecconi - Non è quindi corretto dire che 'nessuno aveva detto mai nulla”'o che Marco 'lo ha saputo dai media'. E’ vero che non è stata inviata nessuna comunicazione formale scritta, ma semplicemente perché il suo contratto scade naturalmente alla fine di questa stagione, e non ci  sono neanche opzioni, e non era quindi necessaria alcuna 'disdetta' o formalità. In ogni caso non avremmo mai dato una notizia del genere tramite una fredda email e per questo motivo i contatti fra me, Marco, Vergani e Serafino Foti sono sempre stati telefonici a voce o tramite messaggi diretti”.

Marco si è lamentato di una ‘assicurazione’ verbale che il suo nome rientrava nel programma 2019.

“E’ vero che è stato più volte dichiarato sia da me che da Ducati che l’intenzione iniziale era quella di continuare con entrambi i nostri piloti, ma è anche vero che all’inizio della conversazione in merito c’è stata da parte sia di Chaz che di Marco la volontà di pensarci su prima di entrare nel vivo di una trattativa. Nel caso di Chaz queste riflessioni ed incertezze sono state rese subito pubbliche da lui stesso, anche se poi ha scelto di rimanere ed è stato trovato un accordo in tal senso”.

Con Melandri invece cosa è avvenuto?

“Nel caso di Marco invece non è altrettanto noto che per diverse settimane c’è stato un suo interesse verso il nuovo progetto Yamaha e solo ad inizio Agosto ci ha comunicato il desiderio di rimanere nel nostro team, rispondendo finalmente alle mie domande su cosa preferisse davvero fare in futuro. Vista l’incertezza iniziale dei piloti è ovvio che nel frattempo ci siamo mossi anche noi insieme a Ducati per capire quali potessero essere le alternative nel caso in cui uno di loro avesse deciso di non rimanere con noi, a prescindere da una eventuale trattativa”.

Ed è stato allora che è spuntata l’alternativa Bautista.

“E’ in questo contesto che il nome di Alvaro Bautista si è inaspettatamente aggiunto a quelli dei piloti SBK che si sono proposti durante gli ultimi mesi. Stiamo parlando già del mese di Agosto e quindi non è corretto dire che la questione ‘fosse già decisa da tempo’ ”.

Chi ha preso la decisione finale?

“La scelta finale è stata fatta di comune accordo fra Aruba e Ducati, così come è sempre stato fatto per ogni tema a gestione condivisa. Come anche spiegato da Paolo Ciabatti in una recente intervista, si è trattato di una scelta non facile perché in questi mesi ci sono stati molti piloti eccezionali che si sono dimostrati interessati al nostro team ed in particolare alla nuova Panigale V4 R, ma in realtà alla fine gli unici due sul piatto della bilancia erano quelli di Alvaro e Marco”.

Come vi siete lasciati?

Non c’è stata alcuna forma di litigio o discussione fra Marco ed il Team, Aruba o Ducati precedente alla nostra decisione. Posso comprendere che la scelta possa essere risultata sgradita a Marco, ma ritengo che non sia stato fatto nulla di scorretto ed a valle delle sue interviste a caldo c’è stato un opportuno chiarimento fra tutte le persone coinvolte”.

Ora c’è un mondiale Superbike da concludere.

“Adesso vogliamo concentrarci solo sulle gare che ci restano da qui alla fine del campionato, sperando di terminare questo percorso insieme nel migliore dei modi con altri risultati di prestigio che possano contribuire a lasciare da entrambe le parti il migliore ricordo possibile di questi due piacevoli anni di percorso e lavoro fatto insieme”.

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