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Moto3, Dalla Porta: "lacrime e urla per festeggiare la vittoria"

"Un successo sudato e meritato dopo tanti scacrifici. Non lo considero un traguardo ma un gradino di una lunga scala"

Moto3: Dalla Porta: "lacrime e urla per festeggiare la vittoria"

Dopo la gara di Misano il numero 48, quello che usa in gara, sarà ancora più speciale da Lorenzo Dalla Porta. “È l’anno di nascita della mia nonna paterna, inoltre mi hanno detto che questa era la mia 48ª gara in Moto3: si vede che era segno” ha sorriso il pilota del team Leopard dopo la sua prima vittoria, nel GP di casa.

Per Lorenzo esprimere le sue emozioni dopo è ancora più difficile di quanto sia stata la gara.

Forse capirò quello che è successo solo domani, adesso proprio non ci riesco - rideva ieri - Ho sognato questo momento tante volte, ma non mi aspettavo che fosse così bello. Dopo il traguardo ho pianto per 5 o 6 curve e poi mi sono messo ad urlare. Sono stanco per quanto ho gridato!”.

Vincere in casa è uno di quei traguardi che ogni pilota spera di tagliare almeno una volta nella vita.

“Devo ringraziare tutti: la squadra che mi ha dato una moto fantastica, la mia famiglia e i miei tifosi per il sostegno - ha detto - Anche il rinnovo del contratto con la squadra mi è stato di aiuto, lo desideravo e mi ha dato tranquillità. La testa fa molto per un pilota”.

Dalla Porta ha iniziato a correre a 8 anni, “è stato mio papà Massimiliano ad attaccarmi la passione per le moto” raccontava. A 14 anni vinse il suo primo campionato italiano in 125 e due anni fa il CEV. Lo scorso anno, però, sulla Mahindra non fu una stagione facile.

Non ho mai mollato e continuato a lottare - ha spiegato - Questa vittoria è stata sudata e meritata anche per tutti i sacrifici fatti fino a ora, però per me non è un traguardo ma un gradino di una lunga scala, uno stimolo per fare sempre meglio”.

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