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Moto2, Agostini duro su Fenati: "MV Agusta ha fatto bene a tutelarsi"

"Per fare il pilota bisogna avere testa". Anche Franco Uncini è intervenuto: "Una manovra scorretta, ai limiti della violenza"

Moto2: Agostini duro su Fenati: "MV Agusta ha fatto bene a tutelarsi"

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Dopo aver ascoltato il parere dei piloti che attualmente lottano in pista nelle varie categorie del mondiale, oggi hanno preso la parola sul 'caso' Fenati anche due leggende del motociclismo italiano, ovvero Giacomo Agostini e Franco Uncini.

Entrambi gli ex campioni del mondo della classe regina sono intervenuti ai microfoni di Radio Sportiva, offrendo il proprio punto di vista sulla vicenda. Nessuno dei due è apparso particolarmente comprensivo nei confronti di Fenati, manifestando entrambi la necessità di pene sportive più severe per scongiurare il ripetersi di circostanze analoghe in futuro. 

Il grande Ago recita forse il ruolo del grande padre di famiglia nei confronti di tutti i piloti italiani, ed il suo è un monito alla calma nei confronti di un ragazzo che ha senza dubbio commesso una sciocchezza, ma non merita di essere demonizzato per questa.

"Bisogna avere la testa per fare il pilota - ha spiegato Agostini - non riesco a capire il perché di un gesto così. Personalmente non sono per la ghigliottina, ma almeno per tutta questa stagione l'avrei allontanato. Anche la MV Agusta ha deciso di tutelarsi onde evitare altre problematiche, in fin dei conti ci sono tanti piloti che possono sostituirlo".

Il quindici volte campione del mondo ha anche ricordato che già in passato la carriera di Fenati ha vissuto momenti turbolenti, come il licenziamento in tronco del 2016 da parte dello Sky Racing Team VR46. 

"Fenati è una promessa ma anche nella squadra di Valentino ha avuto problemi. Sembrava avere le doti per emergere, ma con questo gesto molto probabilmente perderà questa possibilità. E' un peccato, ma bisogna avere testa per fare il pilota".

Ancora più severo di Agostini è stato Franco Uncini, che non ha nascosto il proprio disappunto per una punizione meno severa di quanto sarebbe stato corretto applicare per un gesto del genere.

"La penalizzazione di due Gp era il minimo che si potesse comminare - ha analizzato Uncini -  anche se è una decisione un po' leggera, perché la manovra è stata molto scorretta, al limite della violenza. E' stato un gesto inspiegabile e preoccupante perché vuol dire che può ripetersi: non sarà facile tornare a correre dopo un episodio così"

Secondo Uncini, questo episodio potrebbe seriamente aver minato le possibilità di Fenati di tornare in pista in futuro.

"Sarà difficile che una squadra lo scelga per il futuro  - ha precisato - non so quanti saranno pronti a perdonarlo. Credo che sia un bravo pilota, ma come persona ha molti limiti. Penso che purtroppo sia una scommessa persa. Ho paura che lui quando è in moto diventi un pericolo, perché era capitato anche altre volte che avesse problemi comportamentali, quindi non è un fatto occasionale".

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