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MotoGP, Misano è Rossa: Dovizioso porta in trionfo la Ducati

Lorenzo cade al penultimo giro consegnando il secondo posto a Marquez, 3° Crutchlow, Yamaha in crisi come nel 1997, 5° Vinales, 7° Rossi a oltre 15 secondi

MotoGP: Misano è Rossa: Dovizioso porta in trionfo la Ducati

Tutti si aspettavano Jorge Lorenzo, ancora di più dopo la pole del sabato. C’è chi pensava infatti che il maiorchino potesse fare il martillo in gara, invece la sua sfuriata è durata solo sei giri per poi concludersi con una scivolata al penultimo . Un finale horror per il 99, come mai si sarebbe immaginato.  Se a Lorenzo non resta che leccarsi le ferite, nella domenica romagnola torna a brillare la stella di Andrea Dovizioso. Il forlivese ha studiato da vicino il compagno nei primi giri, poi a messo a segno il sorpasso decisivo che gli ha consegnato la vittoria.

Misano torna quindi ad essere rossa, undici anni dopo la vittoria di Casey Stoner con la Ducati. Merito del forlivese, che ha battuto il diretto rivale in casa dopo lo schiaffo incassato in Austria e conquistando in un solo colpo la seconda posizione nel Mondiale. Per i nostri colori è una domenica di quelle da incorniciare, perché dopo i trionfi di Dalla Porta e Bagnaia, gli italiani hanno fatto bottino pieno in Riviera. Cosa volere di più? Complicato trovare una risposta.

La vittoria di Dovizioso a Misano è un misto di velocità, costanza e intelligenza. Per maggiori informazioni andarsi a rivedere i suoi passi gara, sempre sull’1’33” basso. Difficile riuscire a rimanere aggrappati al portacolori di Borgo Panigale per la coppia Lorenzo-Marquez, che alle sue spalle hanno regalato spettacolo con un testa a testa condito da sorpassi e controsorpassi. Il colpo di scena è arrivato al penultimo giro, quando il maiorchino è scivolato a terra alla Quercia, servendo su un piatto d’argento il secondo posto al sei volte iridato.

Per il 93 questo piazzamento vale quanto una vittoria, soprattutto in ottica Mondiale, dove allunga a oltre 60 lunghezze su Dovizioso. La Honda del 93 non è l’unica presente nelle prime tre posizioni, dal momento che c’è posto anche per quella di Cal Crutchlow, terzo davanti alla Suzuki di Alex Rins.

Facendo un passo indietro a ieri, il sabato di Misano aveva fatto ben sperare anche la Yamaha, invece il warmup della domenica mattina si è rivelato un campanello d’allarme da non sottovalutare, tanto che le conseguenze si sono viste in gare. Vinales e Rossi si sono rivelati protagonisti di una corsa fatta di sofferenze, a tal punto da arrivare al traguardo con ben oltre quindici secondi di distacco, quasi 20 il pesarese. E pensare che i due avevano pure svolto i test sulla pista intitolata al SIC lo scorso agosto. A questo punto è crisi come nel 1997, quando il digiuno di vittorie arrivò a toccare le 22 gare.

Tra le due M1 Dani Pedrosa, mentre Iannone, Bautista e Zarco chiudono la top ten. Chi resta fuori è Danilo Petrucci, che nel giro di ricognizione è rimasto fermo in griglia per poi riuscire a ripartire. Il pilota umbro precede Franco Morbidelli, 14^ l’Aprilia di Aleix Espargarò, poi Pirro.  


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