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MotoGP, Dovizioso: "vincendo ho dato una risposta a tanta gente"

"Non mi sono mai sentito il numero 2 in Ducati, ma c'è chi dà più importanza alla moto che a me. Oggi, in gara a Misano, ero come in trance"

MotoGP: Dovizioso: "vincendo ho dato una risposta a tanta gente"

A volte guidare una moto può diventare un’esperienza quasi mistica, accade quando tutto va alla perfezione e sei davanti al tuo pubblico di casa. A Dovizioso è successo oggi a Misano, riportando la Ducati alla vittoria su una pista in cui era rimasta a bocca asciutta dal 2007.

A un certo punto era come se fossi entrato in trance con la moto - confessa Andrea - Dopo avere tagliato il traguardo mi sono messo a urlare e l’ho fatto per tutto il giro d’onore tanta era l’adrenalina che avevo. Sono stanco più per quanto ho gridato che per la gara” sorride.

È la tua decima vittoria con la Ducati, se dovessi fare una classifica questa che posto avrebbe?
È una delle migliori per il modo e il momento in cui l’ho ottenuta. Ho guidato veramente bene, ho fatto le cose giuste in una gara difficile in cui eravamo tutti al limite con l’anteriore, basti pensare che Lorenzo è caduto sul finale, una cosa che gli capita raramente. Era importante dare una risposta a tanta gente”.

Cosa vuoi dire?
Che la gente formula i suoi giudizi pensando solo all’ultima gara corsa, senza prendere in considerazione tutto il resto”.

Si è parlato tanto dei rimpianti di Ducati per l’addio di Lorenzo, ti sei sentito messo in secondo piano?
Se rispondo quello che penso veramente viene fuori un casino, non voglio alzare polveroni e preferisco godermi questo bel momento”.

Ti sei sentito sminuito negli ultimi tempi?
Credo che qualcuno abbia dato più importanza alla moto che a me per i miei risultati. Lorenzo invece è stato visto come quello che è riuscito a vincere con la Ducati arrivando da un’altra moto”.

Ti pesano certi giudizi?
Sinceramente me ne sbatto (ride) Non si può mettere d’accordo tutti e dall’esterno non si possono sapere determinate cose e giustamente direi, perché devono rimanere interne alla squadra. Alla fine ci rido su, quello che devo fare è concentrarmi per ottenere migliori risultati, lo sto facendo e mi sta ripagando”.

Non ti sei mai sentito messo in secondo piano?
Da quando sono in Ducati non mi sono mai sentito secondo a nessuno. Penso sia più un problema della stampa che mio”.

Oggi a Misano sei stato senza dubbi il numero 1, ora la senti casa tua?
No, rimane casa di Valentino, è tutto giallo (ride). Questa è una gara a cui non ho mai riservato grandi aspettative, soprattutto negli ultimi anni con Ducati. Non è un circuito che amo, ma è stato importate vincere qui oggi contro dei veri fenomeni”.

Ti sentivi che sarebbe stata la volta buona?
Dopo il warm up mi sentivo bene, sapevo di avere una velocità simile a quella dei miei rivali ma in MotoGP a volte non basta. Devi crearti le tue occasioni e oggi l’ho fatto. Già nei test avevo capito che avrei avuto la possibilità di lottare per la vittoria”.

Lorenzo era l’avversario più pericoloso?
Mi aspettavo spingesse più forte nei primi giri, ma probabilmente non voleva consumare le gomme. Dopo averlo superato non mi sono preso troppi rischi, però ho dovuto assumermene qualcuno negli ultimi giri perché Jorge voleva riprendermi e sa essere molto veloce nel finale di gara”.

Ora la Ducati, per tutti, è la migliore moto…
È impossibile da dire, forse sì e forse no. Bisogna sempre pensare all’unione di moto e pilota, solo io e Jorge siamo costantemente davanti. Non c’è stato nessun grosso cambiamento negli ultimi mesi, abbiamo amalgamato tutti gli elementi insieme. Stiamo facendo la differenza facendo costantemente piccoli passi in avanti”.

Oggi l’hai dimostrato…
Oggi la Ducati è stata la migliore moto e per me è stato molto importante vincere in questa pista, una delle preferite di Lorenzo, e in questo momento del campionato”.


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