A Misano Pecco Bagnaia ha firmato la sesta affermazione stagionale, in una corsa dominata dallo spegnersi del semaforo sino alla bandiera a scacchi.
Velocissimo, indisturbato e dominatore; ecco come piace vincere al numero 42 del team Sky VR46, saldamente leader del campionato Moto2 con la sua Kalex: “ho provato sin dal primo giro ad accumulare un buon vantaggio nei confronti del gruppo - spiega il piemontese - e, dopo pochi passaggi, ho visto che avevo già quattro secondi sui miei diretti rivali. Questo è stato il weekend perfetto per me: pole e vittoria, sono molto contento e doppiamente soddisfatto: quella di Misano è una pista che non mi è mai venuta benissimo, ovvero, qui ho sempre faticato in gara, ecco perché il risultato ottenuto proprio qui a Misano, la pista di casa del team Sky VR46, per riuscire a vincere abbiamo lavorato tutti molto duramente”.
Oliveira non ha potuto tenere il passo per la vittoria e Francesco ribadisce il concetto: "a me piacciono di più le corse così, nella quali scappo e conduco solitario la gara - ripete - In Austria, ad esempio, ho lottato con Oliveira sino alla bandiera a scacchi, vincendo, ma io preferisco scappare dal primo giro e rimanere in testa sino al traguardo. Ora ho otto punti su Oliveira, ma sono convinto che io e Miguel ci contenderemo il titolo sino all’ultimo appuntamento di Valencia”.
Somigli sempre più a Valentino, sei sulla sua stessa strada?
“Per raggiungere Valentino dovrò farne così altre 100 e passa. Rossi e l’Academy mi aiuteranno e chiederò loro consigli su cosa e come fare da qui alla fine del Mondiale ed in questa parte della stagione mi affiderò ai loro consigli. Devo dire che il passo in avanti lo abbiamo fatto da Brno in poi: tre pole e due vittorie parlano chiaro e, ne sono certo, anche a Silverstone avremmo potuto andare forte”.
L’episodio peggiore del Gran Premio non è sfuggito a Pecco: “Fenati? Ho guardato il mega schermo, ho visto un replay in cui qualcuno toccava la moto di un altro. Credo che sia buono per il prossimo anno, visto che Romano e Stefano saranno compagni di squadra. A parte gli scherzi, credo che il suo sia un gesto ingiustificabile, soprattutto perché non credo che Manzi abbia fatto chissà cosa per farsi tirare il freno, spero di non trovarmi mai in una situazione del genere. Non so che conseguenze avrà un gesto del genere, posso solo dire che la bandiera nera è stata giusta”.