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MotoGP, Smith scalda il mercato... dei tester

Aprilia pensa al britannico come collaudatore, come Yamaha che ha anche Folger nel mirino. Dani Pedrosa il pezzo da novanta

MotoGP: Smith scalda il mercato... dei tester

Con il mercato piloti per la MotoGP ormai chiuso, alcune squadre sono comunque ancora a caccia per il prossimo anno. I pezzi pregiati sul mercato sono i collaudatori, un ruolo che fino a qualche anno fa era visto come un ingresso nel cimitero degli elefanti, mentre ultimamente un tester esperto e veloce si è dimostrato un valore aggiunto.

Con sempre più Gran Premi e sempre meno test, per lo sviluppo delle moto serve potere contare su un pilota in grado di girare con tempi simili a quelli dei titolari per riuscire a portare al limite mezzi sofisticati e che in pochi al mondo sono in grado di spremere.

I test team ora sono squadre che hanno poco da invidiare a quelle che scendono ogni domenica sui campi di gara e Ducati è stata una dei principali artefici di questa rivoluzione. Michele Pirro, il collaudatore della Rossa, è un pilota che lo scorso anno è arrivato 5° al GP di Misano, stando al livello dei migliori nella classe regina. Mika Kallio, che ricopre lo stesso ruolo per KTM, ha dimostrato in più di un’occasione di stare davanti ai piloti ufficiali in qualche GP.

Il sistema funziona e anche i giapponesi hanno capito che un test team con sede in Europa, quindi in grado di provare sui circuiti in calendario, è una necessità più che un lusso. Suzuki ha ingaggiato Sylvain Guintoli, Honda Stefan Bradl, inserendo anche un programma di wild card in modo da non perdere ‘l’istinto del pilota’. Un collaudatore è essenziale per lo sviluppo, ma anche utile nel caso si debba sostituire un pilota infortunato (Stefan lo ha fatto con Morbidelli al Sachsenring).

Da questo punto di vista, Aprilia è rimasta indietro rispetto alla concorrenza. Fino a oggi Matteo Baiocco si è occupato dei collaudi, ma senza un’esperienza in MotoGP non si poteva chiedergli di riuscire a mettere alla frusta la RS-GP. Il responsabile Albesiano ci aveva anticipato di essere al lavoro per creare una struttura all’altezza della migliore concorrenza per il prossimo anno.

Inizialmente si era pensato a Scott Redding per il ruolo di collaudatore, ma i rapporti con il britannico si sono incrinati dopo le sconvenienti dichiarazioni in Austria, senza contare che la sua corporatura (altezza e peso) lo rendono quasi un unicum nel motomondiale e potrebbe influire sulle prove.

A Noale stanno sondando il campo in varie direzioni e uno dei nomi che circolano come futuro tester è quello di Smith. In verità, Bradley è il nome più caldo di questo mercato parallelo. Il britannico è ormai fuori dai giochi per una sella nel 2019, ma l’8° tempo in qualifica a Silverstone dimostra che ha ancora qualcosa da dire.

Smith sarebbe un collaudatore perfetto, ha esperienza in MotoGP e ha guidato moto diverse (Yamaha e KTM). Infatti non piace solo ad Aprilia, ma anche a Yamaha. La Casa di Iwata ha capito che è necessario un test team in Europa e lo ha promesso ai suoi piloti. Smith è uno dei nomi che piacciono, altrimenti ci sarebbe Jonas Folger.

Il tedesco ha guidato la M1 lo scorso anno prima di ritirarsi dalle gare. Negli scorsi mesi ha fatto sporadicamente il collaudatore per Kalex e potrebbe pensare di riavvicinarsi alla classe regina.

C’è ancora un altro pilota dal nome pesante che non ha ancora deciso il suo futuro: Dani Pedrosa. Lo spagnolo per esperienza e velocità sarebbe un acquisto perfetto e voci lo dicono in contatto con KTM per ricoprire il ruolo di collaudatore, se Honda fosse così miope da lasciarselo scappare dopo tanti anni.

Il mercato piloti è finito, quello collaudatori appena iniziato.

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