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MotoGP, Silverstone risponde: "E' stato un diluvio di proporzioni bibliche"

Stuart Pringle, amministratore delegato del tracciato inglese, risponde alle critiche: "Il drenaggio è buono, qui c'è quasi sempre pioggia"

MotoGP: Silverstone risponde: "E' stato un diluvio di proporzioni bibliche"

Le feroci critiche al nuovo asfalto di Silverstone hanno portato Stuart Pringle, Amministratore Delegato della società che gestisce il tracciato, a rispondere in prima persona chiarendo quale sia la situazione. La caduta di gruppo avvenuta durante la FP4 che ha causato il serio infortunio di Tito Rabat, ha dimostrato che in determinate condizioni di pioggia l’asfalto della pista non è stato in grado di drenare una sufficiente quantità di acqua.

Attraverso il sito britannico Crash.net, Pringle ha offerto un punto di vista diverso, sottolineando che l’episodio sia stato causato dall’eccezionalità delle condizioni climatiche in quel momento, piuttosto che da un problema al nuovo asfalto della pista.

Si è trattato di un diluvio biblico - ha riferito il manager inglese - dico con estrema frustrazione che non avevamo un sistema di misurazione accurato per capire quanta acqua stesse cadendo in un periodo estremamente breve di tempo, ma è sembrato più uno di quei monsoni che ti aspetteresti in Malesia, più che una normale pioggia. E’ stata una singola nuvola particolarmente carica d’acqua ad esplodere. Il drenaggio del circuito è molto buono”.

Secondo Pringle, il lavoro svolto per aumentare il drenaggio della pista è stato svolto con perizia ed ha richiesto anche piccole opere di ingegneria civile che però non hanno riguardato la curva Stowe, ovvero la ormai famigerata curva 7.

“Siamo felici di lavorare costantemente per migliorare il drenaggio. Come parte dei lavori svolti sulla pista, abbiamo fatto anche alcune piccole opere di ingegneria civile. Ma non sulla Stowe (la curva 7, teatro della caduta – NdR). Quella curva è rimasta identica”.

Tuttavia sembra che ci sia la consapevolezza di una situazione non completamente allineata alle esigenze della MotoGP, visto che lo stesso Pringle ha ammesso che sono stati svolti degli ulteriori interventi veloci per migliorare la situazione.

“Stiamo collaborando con la FIM per cercare di trovare delle soluzioni veloci. Abbiamo piazzato dei piccoli canali per far defluire l’acqua più rapidamente, e possiamo dire che abbiamo un nuovo drenaggio”

Il manager ritiene in ogni caso che il problema sia stato causato da una condizione del tutto particolare, mai vissuta in precedenza.

L’asfalto si comporta abbastanza bene nel drenare acqua per la maggior parte del tempo. Anzi, non è abbastanza buono, è buono. Ricordo che stiamo parlando di una pista su cui la pioggia cade abbastanza regolarmente”.

Durante la notte, comunque, sono stati effettuati dei lavori alla Curva 7 aprendo dei solchi all'interno dell'erba per migliorare il drenaggio.

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