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MotoGP, Petrucci: “Domenica c’è il rischio che non si corra”

Danilo: “Con le condizioni di oggi pomeriggio è molto pericoloso, vedendo le previsioni è meglio spostare la gara a lunedì”

MotoGP: Petrucci: “Domenica c’è il rischio che non si corra”

Il tracciato di Silverstone ha tenuto sotto scacco squadre e i piloti nel pomeriggio del sabato. Danilo Petrucci è rimasto tra l’altro impaurito nel vedere la moto di Franco Morbidelli travolgere lo sfortunato Tito Rabat. Una scena definita cruenta dal portacolori Pramac, che ha osservato il tutto da pochi metri di distanza. Una volta tornato in pista, il pilota ternano ha archiviato la Q2 col sesto crono alle spalle di Marquez.   

Il cronometro passa però in secondo piano di fronte alla sicurezza.

“Penso che domenica ci sia il rischio di non correre – ha esordito Petrucci - è la prima cosa che ho pensato quando ci siamo lanciati nella sabbia nella FP4. In quel tratto ci siamo trovati con i freni freddi e ben quattro dita d’acqua, tipo 10 centimetri. C’erano delle pozzanghere lunghe centinai di metri, è stato pericoloso. Ho visto Tito Rabat sdraiato nella sabbia per poi essere centrato dalla moto di Morbidelli. È stata una scena cruenta vedere una MotoGP che arriva a 200 km/h sul corpo”.

Petrucci analizza la situazione nel dettaglio.

“Il problema è che la pista si allaga e correre in queste condizioni non è possibile, avete visto anche voi giornalisti che siamo caduti tutti a terra come pere in quel punto. Alla curva sette c’ero io, Rabat, Espargarò, Rins, Morbidelli, Lorenzo”.

La gara della domenica a Silverstone resta quindi un grosso interrogativo.

Vedendo le previsioni è meglio correre lunedì  - ha commentato sorridendo Danilo - sulla carta noi Ducatisti abbiamo molte opportunità con l’acqua, soprattutto io rispetto all’asciutto, dove Marc e Dovi hanno dimostrato di essere veloci. Il problema è che sul bagnato non ci sono dati”.

L’attenzione si sposta poi sulla qualifica.  

È stato un pomeriggio complicato – ha continuato Petrucci – le condizioni miste non hanno aiutato, dato che in alcuni punti la pista era bagnata e in altri asciutta. In queste condizioni lo stile di Lorenzo e Zarco si è  adattato bene e quindi hanno mostrato di essere veloci”.

Non manca infine un pizzico di dispiacere sul volto del ternano.

Sono soddisfatto a metà, purtroppo un errore nelle ultime due curve non mi ha consentito di essere in prima fila. Domani pioverà e di conseguenza sarà una gara dove non avremo alcun dato, si partirà quindi alla cieca”.

Tre posizioni dietro scatterà invece Jack Miller.

“Dopo un giro pensavo di poter fare la pole al 99% - ha detto Jack – purtroppo però non era semplice trovare la giusta fiducia con questo asfalto, mi sarebbe servito un giro in più. In alcuni tratti la pista era molto bagnata e in altre asciutta, diventava quindi difficile trovare la giusta traiettoria”.

Jack parla poi delle condizioni della pista.

Durante la FP4 sono rimasto fermo ai box e ho visto molti piloti finire a terra. Purtroppo con questi nuovi asfalti è facile incontrare dei problemi, come ad esempio delle pozze d’acqua improvvise per poi finire a terra”.

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