Tu sei qui

SBK, Test Portimao: Super Rea, rifila un secondo agli avversari

Prestazione da record per il Cannibale, che precede le Yamaha di A. Lowes e van der Mark, 4° Melandri, poi Davies e Forés, 7° Savadori

SBK: Test Portimao: Super Rea, rifila un secondo agli avversari

Share


Se a Silverstone si è aperta oggi la tre giorni di gara, a Portimao la Superbike ha terminato nel pomeriggio i propri sforzi. Le derivate hanno sfruttato il giovedì e il venerdì per provare varie soluzioni in vista del primo round dopo la pausa estiva, in programma a metà settembre.

Tanto per cambiare, il più veloce si è rivelato Johnny Rea. Dopo che ieri Melandri aveva messo in riga la concorrenza, questa volta il Cannibale ha ristabilito le gerarchie, confermando ancora una volta la sua competitività. Una prestazione da record quella del tre volte iridato, capace di bloccare il cronometro sull’1’41”192, rivelandosi l’unico in grado di abbattere il muro dell’1’42”.

Rea ha infatti rifilato distacchi pesanti ai rivali, a tal punto da arrivare a sfiorare il secondo. È il caso della Yamaha di Alex Lowes, prima delle inseguitrici e chiamata a fare i conti con un gap dalla vetta di ben nove decimi (+0.948). Appena dietro, staccata di soli 42 millesimi, la M1 di Michael van der Mark.

Chiamato invece a rincorrere Marco Melandri, autore giovedì del riferimento in 1’42”324. Rispetto a ieri il ravennate ha migliorato di un decimo, archiviando la sessione col quarto tempo: “Il test è andato bene – ha detto il 33 - lo scorso anno a Portimao avevamo sofferto a causa delle buche, ma devo dire che hanno fatto un buon lavoro di riasfaltatura nei curvoni veloci. Le condizioni comunque erano piuttosto difficili, soprattutto nel pomeriggio quando si alzava il vento e salivano le temperature”.

C’è quindi fiducia sul volto del portacolori Ducati, scaricato ufficialmente ieri per lasciare posto nel 2019 a Bautista: “Avevamo alcune novità interessanti da provare, e tanti pneumatici con misure diverse, quindi sono stati due giorni abbastanza intensi – ha aggiunto -  ci siamo progressivamente migliorati, concentrandoci sull'affinamento dell'assetto per la gara, mentre il time attack resta da perfezionare”.

Lo segue da vicino Chaz Davies, staccato di tre decimi (+1.372): “Sono piuttosto contento, abbiamo stabilito in linea di massima l'assetto di base per la gara ed abbiamo anche provato alcuni componenti che ci hanno dato un'idea più precisa del nostro livello attuale – ha detto il gallese - non volevo spingere troppo e rischiare di esagerare, non ho nemmeno montato una gomma da qualifica a differenza dei piloti davanti a noi in classifica. Ci siamo focalizzati su alcuni aggiornamenti in termini di freni, sospensioni ed elettronica”. Non dimentichiamo che Chaz è ancora alle prese con l’infortunio che l’ha costretto a saltare la Race of Champions al WDW: “Ovviamente l'obiettivo era anche quello di verificare le condizioni della spalla. Ho messo alla prova la clavicola nelle staccate, e questa pista ne offre di particolarmente dure, senza sentire alcun dolore quindi sono molto felice”.

Col sesto crono l’altra Panigale, ovvero quella di Xavi Forés, che per soli quattro millesimi precede l’Aprilia di Lorenzo Savadori. Nel mirino del portacolori Milwaukee si porta quindi Leon Camier (+1.526), in azione con un’evoluzione del motore prodotto dalla Rossi Racing. A chiudere la top ten la MV Agusta di Jordi Torres poi la Kawasaki di Razgatlioglu. Resta fuori dai primi dieci per soli 24 millesimi Michael Rinaldi, seguito da Mercado e Gagne, soltanto 14° Eugene Laverty.

Ricordiamo che al  test di Portimao era assente BMW. La squadra ha infatti lasciato libero Baz, impegnato da oggi a domenica sulla KTM a Silverstone. Out per infortunio anche Tom Sykes.   

 

__

Articoli che potrebbero interessarti