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MotoGP, Incubo in vacanza per Guido Meda: affonda lo yacht al Giglio

UPDATED Il direttore di Sky Sport Motori era a bordo assieme alla famiglia di uno yacht affondato a causa del maltempo. Nessuna conseguenza

MotoGP: Incubo in vacanza per Guido Meda: affonda lo yacht al Giglio

Il maltempo che ha colpito l'Italia in questi giorni di Agosto ha regalato un bruttissimo spavento a Guido Meda, in vacanza in questi giorni precedenti il round di Silverstone MotoGP in Toscana. Il responsabile della sezione motori della redazione motori di Sky si trovava a bordo di uno yacht di un amico che è affondato a causa forse di un violento impatto con gli scogli nella zona di Baia Campese e al largo di cala Montella.

La disavventura è avvenuta dopo che l'imbarcazione turistica aveva tentato di rientrare in porto a causa di un improvviso peggioramento delle condizioni climatiche. Dopo essere uscito a dal porto, lo yacht sarebbe stato colpito da violente onde e raffiche di vento oltre i 30 nodi, che hanno indotto il repentino dietro front verso il porto da cui era partito.

Tutti i presenti a bordo sono stati tratti velocemente in salvo e per fortuna non sembra ci siano stati feriti tra i presenti a bordo dello stesso yacht di Guido Meda, in compagnia della moglie e dei tre figli. 

E' stato lo stesso Meda a chiarire con precisione la dinamica dell'incidente attraverso un post sul proprio profilo Facebook."Alcune ricostruzioni non rendono merito a ciò che il proprietario della barca, un caro amico esperto e scrupolosissimo, ha fatto da subito per ottenere il meglio ed evitare il peggio. Nessuno scoglio, nessun attracco fallito. Siamo naufragati in mare, mare grosso, appena fuori dalla
Baia di Campese e al largo di cala Monella
, mentre navigavamo piano con le onde di prua e con vento fortissimo, cercando di scappare da una burrasca non prevista da nessun bollettino e montata in pochi minuti". 

Non sembra sia completamente chiara la causa dell'affondamento repentino dello Yacht, come descritto dallo sfortunato protagonista della vicenda.

"Non sappiamo ancora il perché, magari le onde, magari l’urto con un oggetto galleggiante, magari un motore - ha raccontato Meda -  ma quando la barca ormai piena d’acqua è andata giù, l’abbiamo abbandonata. Ci siamo aggrappati a quello che c’era fino all’apertura della zattera autogonfiabile. Ci siamo issati lì e lì abbiamo aspettato fino a quando la lancia K4 di un’impresa privata di lavori marittimi, professionisti fenomenali il comandante e suo figlio, ci ha individuati ed è venuta a prenderci".

Diversi siti locali, avevano riportato la notizia secondo cui il sindaco Sergio Ortelli avrebbe provveduto ad organizzare la partenza di un traghetto fuori programma per consentire agli sfortunati protagonisti della vicenda di poter tornare a Porto Santo Stefano nella giornata di ieri. Versione smentita da Meda.

"Confermo la (tristemente) nota, ma meravigliosa ospitalità della gente del Giglio, mentre del sindaco, di cui ho letto, onestamente non l’ho conosciuto. Siamo ancora al Giglio, ci prepariamo a tornare e poi si va a Silverstone per il Gp. Come prima, meglio di prima".

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