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MotoGP, Morbidelli: correre con la Yamaha come Rossi, un grande aiuto

"Approfitterò dei suoi consigli, ma dovrò lavorare. La Honda è stata un'ottima scuola, è una moto tosta ma abbiamo poca velocità"

MotoGP: Morbidelli: correre con la Yamaha come Rossi, un grande aiuto

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Franco Morbidelli ha partecipato al test di Misano con il Marc VDS, portando a termine un importante lavoro di preparazione per il GP di settembre. Il pilota italiano ha da poco ricevuto una sorta di "investitura" da parte di Lin Jarvis, che ha confermato il passaggio alla neonata struttura Petronas-SIC per il 2019 per Franky. 

Abbiamo raccolto le sue impressioni su un test che l'ha visto girare per la prima volta in sella ad una MotoGP sul tracciato che utilizza la VR46 Academy per gli allenamenti.

"Mi sono divertito moltissimo a girare a Misano fino a sera con una MotoGP, è stato veramente figo!"

Come è andato il test, ti abbiamo visto girare moltissimo in questa giornata. Sei soddisfatto per il lavoro svolto?

"Si, e il tempo non è stato male. Ovviamente - ha puntualizzato Franco - rispetto agli ufficiali siamo su un altro livello, ma penso che per quello che abbiamo il riferimento segnato sia buono. Abbiamo lavorato molto bene, provato alcune soluzioni e capito delle piccole cose della moto, con un occhio rivolto a Silverstone". 

Jarvis ha di fatto confermato il tuo passaggio in Yamaha con la neonata squadra Petronas-SIC. La M1 sarà un'esperienza completamente diversa per te che hai debuttato in MotoGP sulla RCV, una moto 'impegnativa' per un Rookie.

"Il prossimo anno si aprirà un altro capitolo, con un’altra moto e bisognerà capirla bene. Cambieranno tante cose - ha confermato il pilota italiano - si ricomincerà a lavorare da zero. Ma quest’anno per me è stata una scuola incredibile, devo ringraziare Honda perché la moto è buona. Magari non all’altezza delle ufficiali, ma mi hanno dato l’opportunità di conoscere bene la MotoGP e di capire come guidarla".

Quindi iniziare con Honda non è stato un freno per te.

"Secondo me questa è una moto che insegna molto ad un pilota, è molto selettiva e tosta. Però abbiamo sempre capito qualcosa in più durante il campionato e anche se i risultati non sono da top five o top ten, si deve considerare che con dodici moto ufficiali in pista è difficilissimo entrare nei dieci. I risultati non hanno parlato per noi, perché combattere con gli ufficiali è tostissima. Abbiamo fatto e stiamo facendo un ottimo lavoro con quello che abbiamo".

FRANCO MORBIDELLI - TEAM MARC VDS

Con il passaggio in Yamaha avrai l'opportunità di confrontarti con Valentino Rossi in modo diverso, avendo a disposizione moto simili in pista. Un'opportunità per te.

"Sicuramente avere Vale in Yamaha aiuterà, avrò l’opportunità di chiedergli consigli faccia a faccia e sarà sicuramente una facilitazione. Ma non è che Vale mi dica le cose e via, bisognerà anche saperli mettere in pratica i suoi consigli. Non dovrò ovviamente affidarmi solo su quello, ma dovrò contare sul mio lavoro, lavorare su me stesso e migliorare sempre".

Ormai hai raccolto una discreta esperienza in MotoGP, ritieni ci sia qualche aspetto in particolare su cui devi ancora lavorare come pilota?

 "Si, la velocità massima (ride,ndr)! Difficile dire cosa ci sia a livello di guida da migliorare, sono passate dieci gare e lo stile necessario per la MotoGP l’ho assimilato bene. Adesso si tratta ogni volta di riportare sulle singole piste questo stile, su piste che magari conosco per averci corso in Moto2 e quindi con riferimenti diversi. Forse mi manca la capacità di adattarmi in fretta, andare su una pista nuova e andare subito forte".

Quindi pensi che sia solo un problema di potenza massima in questo momento?

"Basta vedere la classifica della velocità massima a fine gara. Non parlo delle mie - ha continuato Morbido -  basta vedere dove siamo io, Tom e Nakagami. Abbiamo tutti una buona moto, ma comunque vecchia e bloccata, soprattutto. Non possiamo fare nessun tipo di step e dobbiamo arrangiarci con quello che abbiamo e siamo leggermente penalizzati da questo punto di vista. Abbiamo l’opportunità di guidare una Honda, che è in ogni caso una grandissima moto e dobbiamo pensare a fare il nostro campionato, sfruttando ogni occasione che abbiamo.

Nel 2019 ci sarà il debutto di Bagnaia in MotoGP. Con te e Valentino, il numero di piloti dell'Academy in top class aumenta, un progetto che sta dando risultati importanti.

"Si, è vero che gli italiani nel Paddock stanno aumentando, ma è ancora un dominio spagnolo. Vogliamo dargli battaglia, e la scuola fatta da Vale negli ultimi anni sta cominciando a dare i suoi frutti. Questa è una cosa bellissima, Valentino si è impegnato mentre sta ancora correndo a fare una scuola e ha fatto già un ottimo lavoro. È concentrato su due fronti, magari a metà servizio, ed ha già fatto un grandissimo lavoro che sta dando dei frutti. Aspettiamo ancora e vediamo cosa succederà nei prossimi anni, ci sono tanti altri possibili futuri campioni italiani non solo nell’Academy, quindi secondo me in Italia è stato fatto un ottimo lavoro negli ultimi sei o sette anni, dopo un lungo periodo di crisi. E’ una cosa bella per lo sport, per gli italiani che guardano le gare, per tutti insomma".

In pista anche Tom Luthi, che da poco ha confermato il ritorno in Moto2 per il 2019 con il Team Dynavolt Intact GP. Lo svizzero ha terminato il test leggermente in anticipo rispetto a Morbidelli, ma è ugualmente riuscito a portare a termine il programma prefissato.

"E' stata una giornata una giornata molto importante, un test positivo. Purtroppo  durato un solo giorno, ma è stato molto impegnativo per le condizioni. Faceva molto caldo e per il fisico è stato molto impegnativo. Abbiamo fatto ottimi progressi, provando diversi tipi di gomme e varie modifiche sul setup della moto, ma alla fine della giornata sono riuscito a raggiungere ottime sensazioni in sella e questo è stato davvero positivo ed è quello che spero di portarmi dietro nel resto della stagione".

Hai descritto la tua esperienza in MotoGP come un sogno che si è realizzato. Pensi che in futuro ci sarà la possibilità di riaprire questa porta e tornare a correre qui?

"Non sai mai cosa succede nella vita, ma di certo sarà molto difficile. Alla fine però penso molto a questa seconda metà della stagione. Non voglio stare qui solo per divertirmi, per godermi le gare. Voglio continuare ad imparare, penso ci siano ancora molte cose in cui posso migliorare grazie a questa Honda e sono cose che potrò portare nella nuova Moto2, che cambierà per il motore e i freni per esempio. Non sono qui adesso per godermi il sogno e poi andare lì, sono ancora molto concentrato e questo è il motivo per cui questo test è stato molto importante  per me".

TOM LUTHI - MARC VDS

Pensi che quest'esperienza in MotoGP ti abbia reso un pilota migliore?

"Ho dovuto cambiare moltissime cose, ho imparato a lavorare su aspetti che non conoscevo bene come ad esempio l'uso corretto del freno posteriore. Di certo tutto quello che ho imparato qui sarà un grande valore aggiunto per il mio futuro da pilota".

E' certo il passaggio di Morbidelli in Yamaha per il 2019, su una moto che forse è più semplice della Honda che avete entrambi a disposizione in questa stagione. Pensi che possa essere più facile per lui nella prossima stagione?

"Penso che la Yamaha sia più semplice della Honda in MotoGP, soprattutto per un Rookie. Di più non posso dirti, ma credo sia davvero così. Questa Honda che abbiamo a disposizione è una moto difficile e Franco spesso è andato più forte di me. Non è mai stato però impressionante, mentre tanti sono rimasti colpiti da quello che sta facendo Syarhin in sella alla Yamaha del Tech3. Ma non credo sia poi così facile, non penso che quando si sale su una Yamaha si possa andare immediatamente fortissimo. Anche su quella moto ci sarà tanto lavoro da fare. Alla fine in MotoGP, indipendentemente dalla moto che hai, devi mettere assieme tutti i dettagli per essere davvero a posto". 

Quale sarà il tuo obiettivo principale da qui a fine anno?

"Mi piacerebbe fare qualche buon risultato, ma il mio vero obiettivo è continuare a imparare, fare sempre più mio questo stile di guida, migliorare e portare questo bagaglio di esperienza con me nella prossima stagione. Questo sarà davvero importante per me". 

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