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MotoGP, Lorenzo il Magnifico, l'Austria rimane Ducati's land

Il maiorchino batte Marquez nel corpo a corpo e trionfa al Red Bull Ring, sul podio anche Dovizioso, 4° Crutchlow, 5° Petrucci, 6° Rossi

MotoGP: Lorenzo il Magnifico, l'Austria rimane Ducati's land

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È stata ancora una volta Honda contro Ducati. Ma questa volta i protagonisti sono diversi dallo scorso anno. Sul ring non c’è Andrea Dovizioso, bensì Jorge Lorenzo. È toccato infatti al maiorchino raccogliere il guanto di sfida nel duello contro Marc Marquez. Già, perché le gomme hanno tagliato fuori dalla bagarre Dovi sul più bello, lasciando spazio al 99.  Un testa a testa incandescente quello che ha visto protagonista il maiorchino e il suo futuro compagno di squadra in un Gran Premio d’Austria vietato ai deboli di cuore.

Nonostante il 93 fosse riuscito a scavare il solco dopo poche tornate, sfruttando lo pneumatico hard, ha dovuto fare i conti con il ritorno del connazionale, che a dieci giri dal termine ha aperto la sfida, affidandosi alla soft. Il ring si è fatto incandescente e i due pugili si sono risposti colpo su colpo, con staccate al limite condite da sorpassi e controsorpassi, mentre Dovizioso faceva i conti con una gomma media che lo costringeva a recitare la semplice parte di spettatore.

Lorenzo questa volta ha mostrato i propri muscoli nel corpo a corpo, come forse mai fatto in tutta la sua carriera, senza tirarsi indietro e piegando il rivale della Honda sul rettilineo d’arrivo. L’Austria è quindi ancora Rossa, per la terza volta consecutiva, merito del maiorchino, colui che stamani sembrava accusare qualcosa dalla coppia Dovi-Marc dopo il warmup, e invece ha conquistato tutti i riflettori della scena: “Non pensavo che Marc fosse così veloce al via – ha detto il 99 – poi sono passato all’attacco, consapevole che lui avrebbe risposto. Era molto forte in frenata – ha aggiunto - però all’ultimo giro non pensava che potessi sfruttare la traiettoria esterna in curva 2 per superarla. È stata una delle più belle vittorie in MotoGP”.

Lorenzo sorride, a Dovizioso invece non resta che leccarsi le ferite per quella che è stata un’occasione sprecata: “Purtroppo non ho guidato come avrei voluto – ha detto il forlivese, terzo davanti a Crutchlow – sono arrivato al termine con le gomme finite. Durante la gara ho cercato di superare Jorge, però non è stato possibile, anche perché faticavo in staccata. Sono molto deluso, perché volevo vincere”.   

Tra le due GP18 la Honda di Marc Marquez: “Ho dato tutto ciò che avevo dentro – ha detto il 93 – pensavo di avere un buon margine, invece la gomma è calata e Jorge è riuscito a colmare il gap. Sono comunque soddisfatto, perché ho aumentato il vantaggio in Campionato”. Il sei volte iridato non avrà vinto, ma ha comunque rifilato ben 59 lunghezze di distacco a Valentino Rossi, primo degli inseguitori nella classifica iridata.

Per il Dottore il GP d’Austria è stato tutto alla rincorsa. Nonostante la partenza dalla 14^ casella, il pesarese è sceso in pista col coltello tra i denti, rimontando fino al sesto posto alle spalle di Danilo Petrucci. Di più non poteva fare il nove volte iridato con una Yamaha ancora alla ricerca della giusta fiducia su una delle peggiori piste di tutto il Campionato. La sua è la prima delle M1 al traguardo, dal momento che Zarco si è dovuto accontentare del nono posto alle spalle di Rins, mentre Vinales dodicesimo davanti a Iannone, quest’ultimo vittima di un lungo. Soltanto 17^ l’Aprilia di Aleix Espargarò, che ha dovuto fare i conti con il deterioramento della gomma, due posizioni più arretrato Franco Morbidelli.  

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