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MotoGP, Brivio risponde a Iannone: “Sempre trattato ugualmente entrambi i piloti”

Il team manager Suzuki: "Avevamo un solo telaio a disposizione in ottica 2019, a Rins è piaciuto e abbiamo deciso di tenerlo”

MotoGP: Brivio risponde a Iannone: “Sempre trattato ugualmente entrambi i piloti”

Le parole di Andrea Iannone, che ha puntato il dito riguardo le scelte della Suzuki e la mancanza di professionalità, hanno trovato subito risposta in Davide Brivio. Il responsabile del team non ha infatti utilizzato troppi giri di parole sulla questione.

Il primo punto era il telaio.

Abbiamo provato un telaio proveniente dal Giappone che ha utilizzato Guintoli in gara a Brno – ha ricordato Davide - c’era un solo esemplare e serviva per avere informazione in ottica 2019, in modo da capire quale direzione prendere. Abbiamo quindi deciso di farlo provare ad Alex Rins lunedì, nonostante non fosse in programma la cosa”.

Davide entra nel merito della questione.

Alex ha provato il telaio, gli è piaciuto così tanto che ha deciso di utilizzarlo anche qua in Austria. Come ho detto, c’è un solo telaio a disposizione”.

A questo viene domandato a Brivio se ne verranno costruiti altri?

Al momento noi stiamo già lavorando in ottica 2019 col pilota che rimarrà, ovvero Alex,  credo quindi sia normale proseguire il lavoro con lui. Se faremo in tempo, costruiremo un altro telaio per gli altri appuntamenti del calendario, non sapendo però quanto ci vorrà”.

C’è poi l’argomento della carena.

“In occasione dei test di Brno ne avevamo due a disposizione – ha ricordato Brivio - Andrea è caduto e non l’ha potuta provare. L’ha utilizzata soltanto Rins, che ha deciso di scartarla e di conseguenza non è stata omologata”.

La conclusione del dibattito riguarda invece la mancanza di professionalità da parte della squadra.

Credo sia difficile dire che la Suzuki non si comporti professionalmente, tutto ciò che comporterà dei benefici verrà messo a disposizione di entrambi i piloti. Come detto, il caso del telaio è un qualcosa di speciale e particolare, dal momento che dovevamo svolgere un test e rispedirlo in Giappone, invece ci è piaciuto e abbiamo deciso di tenerlo”.

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