È il tracciato austriaco di Spielberg ad ospitare l’undicesimo appuntamento 2018 del Motomondiale. I tre chilometri e quattrocento metri del Red Bull Ring sono costituiti da tre curve a sinistra, sette a destra, e quattro lunghi rettilinei, nei quali le moto possono essere sfruttate sino alla sesta marcia.
Nella pista di casa, la KTM ha portato numerose evoluzioni già introdotte nei Gran Premi precedenti, con un nuovo airbox in carbonio, un telaio che fa lavorare meglio le gomme Dunlop, il sistema di iniezione rivisto e più potenza espressa agli alti regimi dal monocilindrico di 250 centimetri cubi.
È infatti un pilota motorizzato KTM a siglare il miglior tempo nella FP1 del venerdì: 1'37”195 per Jaume Masia, che debuttò lo scorso anno proprio in Austria, per poi disputare altre tre gare. Lo spagnolo del team Bester Capital Dubai non si è fatto intimorire dalla violente staccate che seguono i rettifili ed ha domato la sua moto quando serpeggiava in frenata.
Un'altra moto austriaca in seconda posizione, con Marco Bezzecchi ad 81 millesimi da Masia; l’italiano ha sofferto a Brno, ma al Red Bull Ring parte con il piede giusto.
Lorenzo Dalla Porta è il primo pilota Honda, con la NS 250 RW del team Leopard in terza posizione, a tre decimi dalla vetta. La moto giapponese ha caratteristiche diverse da quelle KTM ed il rendimento in gara è più costante, consumando meno le gomme.
Quarto crono per Philipp Oettl, sempre su KTM, quinto lo scozzese John McPhee, due piloti pronti a lottare per il podio anche domenica, sesta posizione nella lista per Enea Bastianini con la seconda Honda Leopard, settimo Nicolò Bulega: i due azzurri entrano nella top ten chiusa da Albert Arenas.
Aron Canet è undicesimo con tanto di scivolata - senza danni fisici - Andrea Migno ha il tredicesimo tempo.
Inizio in sordina per Fabio Di Giannantonio, splendido vincitore in Repubblica Ceca; il pilota del team Honda Gresini ha dedicato la sessione per la messa a punto della moto, senza cercare il giro secco; Niccolò Antonelli non sta vivendo il miglior momento del campionato ed è diciassettesimo, appena dopo “Diggia”.
Tony Arbolino è diciannovesimo, Nepa e Foggia vedono la pista di Spielberg per la prima volta; malgrado l’infortunio rimediato a Brno, la recente operazione chirurgica, i ferri nella mano sinistra, Jorge Martin sigla il ventitreesimo tempo, in un solo giro utile: lo spagnolo del team Gresini ha fatto modificare leggermente la posizione in sella e la leva della frizione sulla sua Honda.