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MotoGP, Iannone: "Novità tecniche a Brno? Non erano per me"

Andrea ha puntualizzato il dopo-test: "A Brno nel mio programma test non erano previsti né il nuovo telaio, né la nuova carena"

MotoGP: Iannone: "Novità tecniche a Brno? Non erano per me"

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Andrea Iannone festeggia oggi il suo ventinovesimo compleanno, nel giorno che apre il weekend sul tracciato dello Spielberg che ospiterà il Gran Premio d'Austria. Una pista che per il pilota di Vasto ha un sapore particolare, visto il dolce ricordo della vittoria targata 2016 in sella alla Ducati, in una domenica che riportò la Rossa di Borgo Panigale sul primo gradino del podio dopo sei lunghissimi anni di assenza.

La pista austriaca non è tra le più idonee alle caratteristiche della GSX-RR e Andrea è reduce da una caduta in Repubblica Ceca durante i test che gli ha causato una forte botta alla spalle sinistra. Nulla di grave, ma sufficiente a chiudere il test in anticipo sulla tabella di marcia. Il pilota di Vasto ha anche chiarito che durante quel test, non era previsto sul suo programma di provare novità rilevanti.

"Non ho provato nulla di nuovo a Brno perché mi sono fatto male alla spalla -  ha spiegato il pilota della Suzuki - ho dato una botta durante il test e quindi abbiamo deciso di fermarci. Si era un po’ gonfiata e quindi per non stressarla troppo e magari rischiare di arrivare qui più affaticati, abbiamo scelto di fermarci".

Quindi hai dovuto interrompere prima di provare le novità portate in pista da Suzuki a Brno?

"In ogni caso nel mio programma non c’erano grandi novità. So che c’era a disposizione un nuovo telaio, ma l’ho scoperto dopo. Una carena nuova, e anche qualcosa di elettronica. Ma per il resto, sinceramente non sono riuscito a provare niente. Spero che magari possano aver trovato qualcosa di buono e che ci sia qui anche per me".

Pensi che non fosse presente nel tuo programma di test di lavorare su queste novità per il fatto che tu sia in partenza da Suzuki in direzione Aprilia in vista del 2019? Non ti faranno provare altre novità dunque?

"Non so se mi faranno provare novità. Il mio programma a Brno non prevedeva di lavorare sul telaio nuovo, che poi hanno provato. Non prevedeva una carena nuova, che hanno provato e non so se hanno scelto oppure no. Il mio programma prevedeva solo qualche novità di elettronica".

Come mai non ti hanno fatto provare altre cose mentre ti hanno fatto lavorare sull'elettronica?

"Penso sia perché sotto questo aspetto sono molto sensibile ed ho molta esperienza - ha analizzato il pilota di Vasto - quindi penso sia per questo, non per altro.  Per adesso siamo messi così, la mia moto è quella e non mi aspetto altro. In delle piste siamo molto più competitivi, in altre come a Brno soffriamo come poi in realtà soffriamo sempre. Solo che in delle piste si vede di meno e in altre di più".

Le novità provate dal team a Brno non saranno a tua disposizione neanche qui in Austria?

"Non so se proverò qualcuna di queste novità qui, non ne ho idea. Dopo ho il meeting ma non lo so sinceramente".

Tornando alla tua situazione fisica, come stai adesso con la spalla sinistra infortunata a Brno? 

"La spalla fondamentalmente era a posto a Brno, non ho avuto fratture o altro. E' a posto, è stata solo una botta e ovviamente ho lavorato a casa in questi due giorni con tecar, fisioterapia, antinfiammatori per salvaguardarla per cercare di diminuire il dolore. Non ho dolore forte, ma la sento stanca, mi sento di avere meno forza. Mi brucia un po’ e cose di questo tipo, pero’ sono abbastanza positivo al riguardo". 

Questa è una pista che ti ha regalato la grande gioia della vittoria nel 2016, una di quelle su cui vai davvero molto forte.

"Non so se basta che io vada forte qui, nel senso che mi aspetto tante Ducati competitive durante il weekend, soprattutto durante la gara. Primo perché qui le Ducati sono molto veloci, secondo perché sono molto forti nel gestire bene le gomme, soprattutto quello posteriore, e per questo riescono ad avere un ritmo molto importante fino alla fine, cosa in cui noi soffriamo un po’. E poi terzo perché qui non impennare è un aspetto molto importante, e loro riescono ad accelerare molto forte impennando molto poco".

Pensi che le Desmosedici siano nettamente favorite qui?

"Sarà tosto battere le Ducati, però noi ci siamo e ci proviamo. Io qui ho vinto due anni fa - ha ricordato Andrea - ho ancora il record del circuito e spero di fare un buon weekend, di regalare sia a me che alla Suzuki un buon risultato. Anche a Pernat, che è nato il mio stesso giorno. Vorrei raggiungere gli anni di Pernat, ma soprattutto viverli come li ha vissuti lui. Sono nato lo stesso giorno di Carlo, non so è un buon segno (ride). Diciamo di si!".

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