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Moksha, una special contro il tempo

Realizzata in 10 settimane, è il frutto di una collaborazione davvero speciale

Moto - News: Moksha, una special contro il tempo

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Il suo nome, “Moksha”, significa libertà nella lingua indiana ma la sua realizzazione ha costretto Rahul e Birju Sinroja a lavorare giorno e notte. La R nineT che si cela dietro questa racer futuristica è il frutto della collaborazione tra BMW, il marchio olandese di orologi TW Steel e l customizer di Sinroja Motorcycles, da Leicester. Moksha è l’ultima arrivata nella famiglia “Son of Time”, la collezione di moto custom che TW Steel ha commissionato a varie officine europee nel corso degli ultimi anni.


Senza tempo


Chi conosce i lavori dei due fratelli di origine indiana sa che Sinroja è specializzata nei motori boxer della casa dell’elica, per cui la scelta di coinvolgere BMW è stata naturale per loro. A Leicester è arrivata così una R nineT e la “licenza” di trasfomarla in qualcosa di unico. Ai due si è unito il designer Rajesh Kutty, amico dei Sinroja e designer di Bentley. Così partendo dai bozzetti sull’Ipad, la R nineT ha iniziato a prendere forma anche sul banco. “Dai sei mesi di tempo iniziali però, siamo passati a una scadenza di 10 settimane, cosa che ci ha obbligato a lavorare praticamente 24 ore al giorno per completare Moksha” ha spiegato Rahul Sinroja. E guardando la moto si può dire che i ragazzi sappiano reggere la pressione.


La moto


In Moksha sono i dettagli a fare la differenza: l’elemento che spicca maggiormente è il copri-forcella sull’avantreno, che si fonde con il cupolino. Un lavoro ispirato agli “Oggetti impossibili” dell’artista olandese Escher, perchè sfrutta l’illusione ottica delle forme e pur essendo composto da tre parti differenti sfrutta solo due punti di montaggio. Anche serbatoio, seduta e codino sono stati creati artigianalmente in alluminio, per un totale di 150 ore passate a modellare la lega sul telaio della naked tedesca. Una volta finita la scocca i Sinroja sono passati ai componenti: cerchi Kineo, filtri aria DNA Performance, leve freno e frizione targate Brembo e manopole, pedane e coperchi delle testate sono Rizoma. Il monoshock posteriore è stato realizzato appositamente da Nitron, così come l’impianto elettrico, messo a punto dall’azienda inglese Motorcycle Wiring Specialists. L’ultimo tocco, prima della presentazione al Bike Shed 2018, è stata la livrea: una base nera con dettagli rossi firmata da 8 Ball Custom Paint. Appena terminata, Moksha ha già un fitto calendario di eventi da rispettare: chi sarà a Glemseck la vedrà dal vivo, e sicuramente anche i saloni autunnali la vedranno protagonista. 


Foto: Autohouse London

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